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ricordia, demolita poi nel 1843. Il Battistero è disegnato con le scalee « o se-
guendo (scrive Corrado Ricci, LXIII) una vecchia tradizione o traducendo in
progetto grafico l'idea di Leonardo da Vinci, il quale, come racconta il Va-
sari, ' mostrava volerlo alzare e sotto mettervi le scalee senza ruinarlo ' ».
1510 c. L'Annunziata e gl' Innocenti. Disegno di veduta di fra Barto-
lommeo di S. Marco (1475-1517) presa (crede Corrado Ricci, LXXIX) dall'orto
dei Domenicani di S. Marco, oggi occupato dalla R. Università. La cupola 0
rotonda dell'Annunziata, dal tetto più tardi rialzato, si mostra ancora nella forma
datale da Leon Battista Alberti o secondo altri, dal Michelozzo.
1515. Piazza della Signoria. Affresco di Giorgio Vasari nella Sala di
Leone X in Palazzo Vecchio. Sulla ringhiera del Palazzo, a destra col vecchio
Marzocco si vede il David ivi collocato nel 1504 ; nel mezzo, di scorcio, S. Piero
Scheraggio e le case su cui sorsero gli Uffizi, indi la Loggia dei Lanzi con la
Giuditta di Donatello sotto l'arco di destra e sotto quello di sinistra l'Èrcole
commesso al Bandinello e ivi collocato, scrive il Vasari, proprio nell'occasione
della venuta, rappresentata dall'affresco vasariano, di papa Leone a Firenze,
diretto a Bologna incontro a Francesco I. (Ricci, LXI).
1515. La Loggia del Bigallo è dipinta da Rodolfo Ghirlandaio nella
predella sottostante all'ancona scolpita da Alberto Arnoldi nell'Oratorio del me-
desimo Bigallo. (Ricci, p. 11). Il medesimo nelle due note tavole di S. Zanobi
che si conservano negli Uffizi raffigurò alcuni monumenti di Firenze, non tutti
peraltro di facile identificazione.
Sec. XVI. Il Mercato Vecchio è figurato in un dipinto di scuola ita-
liana del secolo XVI, conservato a Parigi (Louvre?) del quale una buona foto-
grafia si può vedere nel Museo Topografico Fiorentino (n. 12555).
1520 circa. Pianta del Peruzzi. E una pianta schematica, di-
segnata a penna da Baldassare Peruzzi (1481-1536), dove sono trac-
ciate specialmende le mura e i ponti e a Porta S. Niccolò il qua-
drato delle fortificazioni — del quale non resta che un breve tratto a
mezzogiorno, costituito dalle mura urbane. Tra le Porte, quasi tutte
con cassero, è segnata Porta Faenza demolita nel 1534 quando si
cominciò la Fortezza da Basso. Trascriviamo le poche leggende:
(da sinistra a destra) : occidens — porta al prato, porta a faenza, porta
a S. gallo, porta a pinti; — septentrio — porta ala croce, porta ala Ju-
stitia — oriens — porta a S. Nict°, porta a S. giorgio, porta a S. p.°
Gactolini — montuosa — porta a S. feriamo — meridies — (Lungo
l'Arno, dall'alto al basso); amo f., molino, (a destra del f.) ponte ru-
baconte, porta (a destra) ponte uechio, palazo de spini, (a destra) ponte
a S. Trinila, ponte ala Carraia, molino (a sinistra), molino (a destra),
porticciola del prato, molino.
 
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