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grùnder. Ausfuhrlich uber Buondelmont geschrieben in « Beitràge zur Bùcher-
kunde und Philologie August Wilmann 1903 gewidmet, Leipzig, Harrassowitz,
1903, S. 313 ff. und in: lahrbuch der Kais. Deutschen Archeologischen Insti-
tuts XX, 1905, S. 39 ff. Die Aehnlichkeit der florentiner Kart mit Buondel-
monte bekannter Karte von Konstantinopel ist sehr gross ».
pag. 33, a. 1540 c. — Per la veduta generale di Firenze a pie' del quadro a
olio di Stefano Pieri in San Giovanni dei Fiorentini, si veda sopra à p. 94, a. 1795.
pag. 33 e 37, a. 1541 e 1572. — Vedi per queste due vedute della Co-
smografia del Mùnster e delle Civitates : G. Boffìto, Due vedute di Firenze nel
Cinquecento, nella Riv. dell' Istituto Geografico L'universo, a. VII, n. 4, aprile
1926, p. 281-288 con 2 tav.
pag. 45, a. 1595 c. — Grazie alla cortesia dell'esimio Bibliotecario della
Bibl. Naz. V. E. di Roma prof. comm. Giuliano Bonazzi, possiamo dare la
descrizione di questa Raccolta: «Nel volume che porta la segnatura: 71. 7.
H. 31. e che contiene 1' « Italia » di Gio. Antonio Magini (Bologna, 1620) e
l'opera di Antonio Campo: « Cremona fedelissima città » (Cremona, 1585),
frammiste in parte alle tavole del Magini furono legate (con legatura del
tempo) 14 piante di città del Fiorimi, ed una di un anonimo bresciano. Nella
schedatura di questo volume, le piante del Fiorimi non furono considerate,
probabilmeute essendo state confuse con quelle del Magini; perciò il nostro
catalogo non porta il nome del Fiorimi. Da un più attento esame del volume,
risulterebbero del Fiorimi le tavole seguenti : 1) Sena vetus civ. Virginis ; 2) La
gran città di Milano; 3) Pisa; 4) La famosa città di Ancona; 5) La nobilis-
sima città di Piacenza ; 6) Pavia ; 7) La nobilissima città di Parma ; 8) Sevilla
9) Messina; 10) Palermo; 11) L'antichissima città di Gerusalemme; 12) Mo-
scovia ; 13) Cairus ; 14) Roma ».
Pag. 55. a. 1620 c, — Di Remigio Cantagalliria ingegnere ed incisore fio-
rentino (1570 C.-1625 c.), discepolo di Giulio Parigi, si conservano, non al Mu-
seo Topografico dove ci saremmo aspettati di trovarle, ma agli Uffizi alcune
vedute parziali di Firenze: dis. 202 e 203, 380X250 mm. ; dis. 194, 134X194 mm.,
tutt'e tre a penna, nella Categoria Paesi; oltre a due altri dis., n.1 43 e 69,
della Collezione Santarelli (vedi Ferri, p. 69).
Pag- 57, a. 1635. — Un disegno di veduta per mano di Stefano Della
Bella si conserva anche agli Uffizi, dis. 302 categ. Paesi (Ner. Ferri, Indice,
p. 69) ; altro di Porta al Prato del medesimo, dis. 281 ib, (p. 67).
Un altro di veduta d'una parte della città, per mano di Iacopo Callot
nella Collezione Santarelli degli Uffizi, dis. 23.
Due vedute del Corso degli Adimari oggi via Calzaioli sono ritratte in dis. da
Giusto Sustermans (1597-1681), dis. 681 categ. Paesi ; ma sono copia di Cecco
Bravo (ossia Francesco Montelatici detto Cecco Bravo) pittore fiorentino(1611-I661).
pag. 58, a. 1638. — Alcune delle edizioni dell' Itinerario scottiano qui
cit. sono possedute dal Gr. Uff. Domenico Tordi nella sua Raccolta privata,
cioè quella di Roma, 1650 e 1747, di Padova, 1654 e 1659 e di Vicenza, per
il Brigonci, 1679. Possiede egli inoltre, a quanto gentilmente c' informa, le se-
guenti altre: Venezia, 1615, appresso Francesco Bolzetta libraro in Padova,
in-16 (senza carte) ; Itinerari? Italiae, Anteverpiae, 1625, ex officina Plantiniana
(4a ediz. con aggiunte di Girolamo Capugnano domenicano fatta dal gesuita
Andrea Scoto, senza carte); Padova, Bolzetta, 1629, senza carte; Id., 1649,
con pianta segnata « Fra.° Bolzetta f. Padoa » ; Itinerario di Andrea (sic) Scoto
16..., in Padoa, Bolzetta, con pianta a c. 86 segnata c. s.
grùnder. Ausfuhrlich uber Buondelmont geschrieben in « Beitràge zur Bùcher-
kunde und Philologie August Wilmann 1903 gewidmet, Leipzig, Harrassowitz,
1903, S. 313 ff. und in: lahrbuch der Kais. Deutschen Archeologischen Insti-
tuts XX, 1905, S. 39 ff. Die Aehnlichkeit der florentiner Kart mit Buondel-
monte bekannter Karte von Konstantinopel ist sehr gross ».
pag. 33, a. 1540 c. — Per la veduta generale di Firenze a pie' del quadro a
olio di Stefano Pieri in San Giovanni dei Fiorentini, si veda sopra à p. 94, a. 1795.
pag. 33 e 37, a. 1541 e 1572. — Vedi per queste due vedute della Co-
smografia del Mùnster e delle Civitates : G. Boffìto, Due vedute di Firenze nel
Cinquecento, nella Riv. dell' Istituto Geografico L'universo, a. VII, n. 4, aprile
1926, p. 281-288 con 2 tav.
pag. 45, a. 1595 c. — Grazie alla cortesia dell'esimio Bibliotecario della
Bibl. Naz. V. E. di Roma prof. comm. Giuliano Bonazzi, possiamo dare la
descrizione di questa Raccolta: «Nel volume che porta la segnatura: 71. 7.
H. 31. e che contiene 1' « Italia » di Gio. Antonio Magini (Bologna, 1620) e
l'opera di Antonio Campo: « Cremona fedelissima città » (Cremona, 1585),
frammiste in parte alle tavole del Magini furono legate (con legatura del
tempo) 14 piante di città del Fiorimi, ed una di un anonimo bresciano. Nella
schedatura di questo volume, le piante del Fiorimi non furono considerate,
probabilmeute essendo state confuse con quelle del Magini; perciò il nostro
catalogo non porta il nome del Fiorimi. Da un più attento esame del volume,
risulterebbero del Fiorimi le tavole seguenti : 1) Sena vetus civ. Virginis ; 2) La
gran città di Milano; 3) Pisa; 4) La famosa città di Ancona; 5) La nobilis-
sima città di Piacenza ; 6) Pavia ; 7) La nobilissima città di Parma ; 8) Sevilla
9) Messina; 10) Palermo; 11) L'antichissima città di Gerusalemme; 12) Mo-
scovia ; 13) Cairus ; 14) Roma ».
Pag. 55. a. 1620 c, — Di Remigio Cantagalliria ingegnere ed incisore fio-
rentino (1570 C.-1625 c.), discepolo di Giulio Parigi, si conservano, non al Mu-
seo Topografico dove ci saremmo aspettati di trovarle, ma agli Uffizi alcune
vedute parziali di Firenze: dis. 202 e 203, 380X250 mm. ; dis. 194, 134X194 mm.,
tutt'e tre a penna, nella Categoria Paesi; oltre a due altri dis., n.1 43 e 69,
della Collezione Santarelli (vedi Ferri, p. 69).
Pag- 57, a. 1635. — Un disegno di veduta per mano di Stefano Della
Bella si conserva anche agli Uffizi, dis. 302 categ. Paesi (Ner. Ferri, Indice,
p. 69) ; altro di Porta al Prato del medesimo, dis. 281 ib, (p. 67).
Un altro di veduta d'una parte della città, per mano di Iacopo Callot
nella Collezione Santarelli degli Uffizi, dis. 23.
Due vedute del Corso degli Adimari oggi via Calzaioli sono ritratte in dis. da
Giusto Sustermans (1597-1681), dis. 681 categ. Paesi ; ma sono copia di Cecco
Bravo (ossia Francesco Montelatici detto Cecco Bravo) pittore fiorentino(1611-I661).
pag. 58, a. 1638. — Alcune delle edizioni dell' Itinerario scottiano qui
cit. sono possedute dal Gr. Uff. Domenico Tordi nella sua Raccolta privata,
cioè quella di Roma, 1650 e 1747, di Padova, 1654 e 1659 e di Vicenza, per
il Brigonci, 1679. Possiede egli inoltre, a quanto gentilmente c' informa, le se-
guenti altre: Venezia, 1615, appresso Francesco Bolzetta libraro in Padova,
in-16 (senza carte) ; Itinerari? Italiae, Anteverpiae, 1625, ex officina Plantiniana
(4a ediz. con aggiunte di Girolamo Capugnano domenicano fatta dal gesuita
Andrea Scoto, senza carte); Padova, Bolzetta, 1629, senza carte; Id., 1649,
con pianta segnata « Fra.° Bolzetta f. Padoa » ; Itinerario di Andrea (sic) Scoto
16..., in Padoa, Bolzetta, con pianta a c. 86 segnata c. s.