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zum dritten lieb gewonnen » ecc.; in basso a destra «loh. Ta-
ckig D. » a sinistra « I. S. » 384X250 (114X250 la sola veduta).
Collezione Municipale Tordi.
1660 c. La PIANTA DELL' HOLLAR. Florentia pulcherrima Etru-
riae civitas « Wenc. Hollar fec. »: pianta prospettica, 730X450 rnm.,
con 2284-17 richiami e io vedutine in giro. Reg. nella Topo-
graphie de l'Europe, p. 73. La pianta, con tiratura del De Wit,
passò poi ad ornare il Thesaurus del Grevio. Vedi oltre all'a. 1700.
Il pittore-incisore Wenzel Hollar von Prachna, di Praga (1607
1617) fu scolaro del Merian a Francoforte, ma superò il maestro
sia per il profondo sentimento che egli seppe infondere nelle sue
acqueforti, specialmente di paesaggio, sia per il numero, veramente
strabocchevole, delle sue incisioni che secondo il Nagler arrivano
a ben tremila, tra le quali non mancano prospetti di edifizi e ve-
dute di città, inglesi, tedesche, italiane ecc.
1660. Carta Blaeviana (?) Sotto questa data del 1660 il Catal. Lang
n. 366 segna una veduta di Firenze, 6oX5° cm., edita ad Amsterdam da Joan
Blaeu. Però dal Carteggio magliabechiano appare che nel 1660 il Blaeu aveva
solo i disegni di Firenze e Siena e che solo nel 1666 aveva pronte le stampe
di Firenze e di Pisa, (vedi Targioni Tozzetti, Notizie d. aggrardimenti, II,
p. ia, 366-68, Firenze 1780) quelle medesime probabilmente che entrarono poi
a far parte nel 1704 del Novum Italiae Theatrum. I due volumi del Theatrum
civitatum et admirandorum Italiae usciti ad Amsterdam nel 1663 in-fo. non con-
cernevano che Roma e le città dello Stato Pontificio ; onde anche si spiega fa-
cilmente la confusione fatta dal Lang e da altri bibliografi, dal D'Ancona ad es.
che a p. 577 afferma che «l'originale latino (del Nouveau Théatre d' Italie del
Blaeu) è del 1663, 2 voll. in-fol. ».
1670. La VEDUTA DELLO JAILLOT. Florence 1670 sopra nel
mezzo entro nastro; a destra il giglio fiorentino, a sinistra lo stemma
mediceo con le palle; sotto a stampa 8 larghe colonne di leggenda
esplicativa, cioè 3 colonne in latino « Celeberrimae urbis Florentiae
descriptio » ecc., 3 col. in italiano, e 2 colonne di richiami (29) indi:
« A Paris chez Hubert Jaillot joignant les Grands Augustins aux
deux globes. Avec Privilege du Roy pour vingt ans 1670». Grande
e bella veduta prospettica presa di verso Bellosguardo, 108X46 cm.
(della sola veduta) entro cornice ornata. La leggenda in basso è cor-
redata della bella impresa in rame dello Jaillot segnata d'un mono-
gramma composto d' un le un F intrecciati (Jaillot fecit ?). Fu pub-
blicata in occasione dell'avvento al trono del Granduca Cosimo III
 
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