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simo I, ecc.) ; sotto il titolo, un po' a destra, lo stemma mediceo
delle palle sorretto da due genietti alati; in basso verso destra:
« F. de Wit excudit Amstelodami ». E la pianta prospettica del-
l' Hollar (vedi a. 1660 c.) ispirata a quella del Bonsignori (vedi
a. 1584), 730X450 mm. di tutto il rame, 520X450 della sola pianta,
con 228 richiami in tre colonne in basso a destra e 17 in alto a
sinistra.
Esemplare nel Museo stor.-topogr. fior., nella Collezione muni-
cipale Tordi, nell' Istituto Geografico militare, nel Museo Britan-
nico, ecc. Nell'esemplare dell' Istituto Geografico le vedute e scene
laterali hanno la leggenda relativa, nell'es. Tordi non l' hanno, es-
sendo forse questo una prova avanti lettera; in quello inoltre in
alto a destra si legge pag. 4 e la ragione si deve certo al fatto che
la medesima pianta è inserita a corredo e illustrazione della Ili-
storia fiorentina di Giov. Michele Bruto a coll. 4-6 del tomo VIII,
parte 1", del Thesaurus antiquitdtum et historiarum Italiae di Giov.
Giorgio Grevio, Leida (Lugduni Batavorum), Petrus van der Aa,
1723, in-fol.
Intorno ai tre incisori calcografi che ebbero questo nome di
Federico De Vit (Widt, Witt) si veda il Nagler, XXI, 559. Il
maggiore fondò ad Amsterdam l'officina nel 1648 e divulgò carte
geografiche disegnate da lui stesso. Gli successe nel 1698 il figliuolo
che, profondo matematico com'era, rivide le carte paterne e altre ne
aggiunse. In un Catalogo del 1706 sono elencate già ben 400 carte
dell'officina. Sei anni dopo, nel 1712, il più giovine dei tre Federici
De Vit successe nell'azienda del padre e dell'avolo ; la quale doveva
passare più tardi a C. Mortier e J. Covens. Dall'officina dei De Vit
era uscito tra 1' altro verso il 1670 Y Atlas maior ben noto ai geo-
grafi (cit. dal MARINELLI nel suo classico Saggio di cartografia ve-
neta, nn. 810, 813) che conteneva 152 tavole di cui 27 marittime.
Vedi anche Almagià, Italia del Magini, pp. 119 e 127.
1700 c. Veduta della piazza di S. Maria Novella nella città di Firenze
mentre in essa si rappresenta la Festa detta il Palio de' Cocchi ogn'anno il di XXIII
di Giugno: titolo in basso entro cartello arricciato sorretto da due putti il quale
fa parte d' una ricca cornice infiorata e ornata al di sopra d' un mascherone.
Bella veduta del Settecento presa di fianco alla facciata di S. Maria Novella
verso Nord, disegnata e incisa da anonimo. Collezione Cappugi. Riprodotta dal-
I' Imbert, pp. 54-55.
1704-24. La veduta Blaeviana. La ville de Florence: tit. nel
corpo dell' incisione in alto verso destra; pure in alto, a destra:
 
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