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I7II, P. 90; 1718, p. 78 ; 1727, p. 9; 1731, p. 5, 9, 58 ; 1738, p. 92 ; 1741,
P. 91; I759, P. 67; 1780, p. 95, 96 ; 1784, p. 5; 1791, p. 93 ; I799, p. 94;
1808, p. 10 ; 1814, p. 95 ; 1817, p. 10 ; 1820, p. 30 ; 1822, p. 18 ; 1826, p. 10;
1830, p. 17 ; 1832, p. 57 ; 1833, p. 123 sgg.; 1836, p. 119; 1840, p. 15, 24, 67;
1841, p. 17, 57 ; 1842, p. 30 ; 1843, p. 24, 66 ; 1844, p. 33, 65, 66; 1845, P- 18;
1846, p. 33 ; 1847, p, 94; 1848, p. 21, 64, 98; 1849, p. 20 ; 1850, p. 61; 1851,
p. 65 ; 1852, p. 90 ; 1856, p. 31 ; 1857, p. 64, 121 ; 1859, p. 121; 1860, p. 21,
31, 45 ; 1861, p. 85, 86, 98 ; 1864, p. 32 ; 1865, p. 46; 1866, p. 10 ; 1870, p. 40,
87 ; 1878, p. 65, 67, 68 ; 1887, p. 97 ; 1898, p. 43 ; 1909, p. 123.
Abbondano sovratutto, come già nelle Cento vedute di Corrado Ricci,
pubblicate nel 1906, i tocchi in penna del paesista pistoiese Emilio Burci 1811-77,
ispettore della Galleria degli Uffizi (1838-68), del pittore pisano Odoardo Bor-
rani (1834-1905), stampe e disegni del paesista fiorentino Giuseppe Gherardi
(1790-1880), i disegni e i dipinti di Telemaco Signorini, ecc., e le fotografie,
tra cui 28 fotografie eseguite nel 1859 dal fotografo inglese G. Brampton
Philpot.
Delle vedute parziali più antiche e d'autore, oltre a quelle che siamo ve-
nuti notando, ricorderemo ancora, sulla guida del presente Catalogo, le seguenti:
p. 50, di Giovanni da San Giovanni, il palazzo Antellesi in piazza S. Croce;
p. 50, il palazzo Arcivescovile nel sec. XVI, da un disegno di Giovanni An-
tonio Dosio, agli Uffizi; p. 56-57, il palazzo Pitti (con sette sole finestre nel
prospetto) da dipinti del sec. XVI e da un disegno acquarellato di Giorgio Va-
sari il Giovine (e ingrandito dall'Ammannati) da disegno acquarellato di Bo-
ninsegna Cicciaporci; p. 55, il chiostro interno dell'Ospedale di S. Maria Nuova
dall'affresco di Gherardo miniatore sotto la loggia del medesimo Ospedale;
p. 116, la veduta della villa di Poggio Imperiale, da un disegno di Remigio
Cantagallina ; p. 62, il Palazzo Vecchio nel sec. XVI, da un dipinto attribuito
a Piero di Cosimo rappresentante il ritratto di Fr. Ferrucci (?) nella Galleria
Nazionale di Londra e dall'affresco di Giovanni Balducci nel chiostro grande
di S. Maria Novella; p. 77, veduta parziale del Battistero, dal quadro di Ro-
dolfo Ghirlandaio negli Uffizi; p. 79, veduta del Duomo del sec. XV, dall'af-
fresco di Domenico di Michelino; p. 80, la facciata del Duomo nel sec. XVI,
da un affresco del Poccetti nel Museo di San Marco e dal quadro del Cigoli
nell'Arciconfraternita della misericordia; id. nel 1646 da un quadro d'Alessandro
Rosi posseduto dal marchese Stiozzi-Ridolfi ; p. 46, la loggetta del Bigallo nel
Trecento, da un affresco della sala terrena del Bigallo medesimo, id. nel Cinque-
cento dalla predella di Rodolfo del Ghirlandaio nella cappella del medesimo
Bigallo e da un disegno del Granacci negli Uffizi.
1909. Alcune vedute di Firenze, anche antiche, si trovano nell'opera L'Arno
di V. Alinari e A. Beltramelli con prefaz. di Is. Del Lungo. Firenze, fratelli
Alinari (S. Landi), 1909, in-4 fig., con tavole: p. 108, l'Arno al suo ingresso
in Firenze (tocco a penna del sec. XVIII); p. 109, panorama dell'Arno in
Firenze; p. 110, la litografia del Deroy (vedi sopra a p. 113); p. 111 seg.,
vari disegni di E. Burci (l'Arno a p. San Niccolò, le mulina di San Nicolò,
porticciola d'Arno, il Ponte Vecchio, il chiesino del ponte alla Carraia, il mu-
lino della Vagaloggia) ; p. 119 seg., altri disegni e quadri di G. Signorini (i
fuochi di San Giovanni sul Ponte alla Carraia, la piena del 4 nov. 1844, il
porto del Pignone: lit. Ungherelli); p. 115, la xilografia della piena, di cui
 
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