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Boffito, Giuseppe; Mori, Attilio
Piante e vedute di Firenze: studio storico topografico cartografica — Firenze: Tip. Giuntina, 1926

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https://doi.org/10.11588/diglit.72590#0020
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— xiv —

Il lavoro, condotto con grande solerzia ed accuratezza, dette
luogo a quel monumentale Saggio di cartografia della Regione Veneta (i)
in cui, non solo le carte geografiche o topografiche sono conside-
rate, ma altresì le piante di città e in qualche caso le vedute pro-
spettiche, limitatamente almeno alla caduta della Repubblica. « Giac-
ché» avvertiva il Marinelli, « nel secolo XIX le vedute prospettiche
di città si moltiplicano siffattamente da perdere molto del loro in-
teresse, onde l'occuparsene sembra ufficio più proprio delle arti belle
e dell' industrie che vi hanno attinenza che non della cartografìa».
Il Saggio del Marinelli suscitò desiderio che lavori consimili
s'intraprendessero per altre regioni italiane; anzi per l'Italia tutta,
come lo stesso Marinelli ne fece proposta in seno al Primo Con-
gresso Geografico Italiano che si tenne undici anni più tardi a
Genova ricorrendo il IV Centenario della Scoperta dell'America (2).
La proposta riscosse il voto unanime dei congressisti e fu favore-
volmente accolta dalla Società Geografica Italiana, alla quale il voto
particolarmente s' indirizzava, e che senz'altro ne affidò il compito al
prof. Marinelli medesimo. Il lavoro avrebbe richiesto una larga colla-
borazione di studiosi, di archivisti, di bibliotecari d'ogni parte d'Italia,
onde, a fine di uniformarne l'opera, fu, per cura del suo direttore,
redatto e diffuso un Saggio (3) che dava ragione dell'opera stessa e
offriva il modello per la descrizione di ciascun diverso tipo di carte.
Il programma comprendeva anche le piante di città, tanto piani-
metriche quanto prospettiche e come esempio si davano le descri-
zioni di una pianta manoscritta di Udine del 1668 e di una pianta
prospettica di Venezia stampata nel i486.
Pur troppo difficoltà varie, ma soprattutto la malattia e la morte
che in capo a pochi anni tolse agli studi il grande nostro geografo,
suscitatore insuperabile di energie fra colleghi e discepoli, impedi-
rono che il vasto disegno da lui concepito avesse compimento. Esso
valse tuttavia a determinare nel corso di pochi anni un fervore di

(1) Monumenti storici pubblicati dalla R. Deputazione Veneta DI
Storia Patria. Vol. VI, Serie IV. Miscellanea Vol. I. Saggio di Cartografìa
delta Regione Veneta. Venezia, 1881.
(2) Marinelli G. Sull'utilità di estendere a tutta l'Italia un catalogo ra-
gionato di tutte le carte di terraferma e delle carte nautiche moderne. (« Atti
del I Congresso Geogr. Ital. ». Genova, 1892 Vol. II, Parte I, pp. 268-273).
(3) Marinelli G. Saggio di Cartografia italiana, ossia Catalogo ragionato
di carte geografiche, piante e prospetti di città, plastici ecc. riguardanti la re-
gione italiana nei suoi confini geografici e storici. Programma dell'opera, schema
ed esemplari. Firenze, Ricci, 1894.
 
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