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di Michelangelo, dovrà presto venir trasferita nei locali attigui al
Convento di San Marco ove troverà sede più conveniente ed op-
portuna presso il Museo di Firenze antica; ciò che varrà a richia-
mare su di essa l'attenzione dei visitatori e a far sì che si inten-
sifichi e non cessi 1' interessamento vigile e costante dei concitta-
dini, dal cui concorso il Museo attende quegli incrementi che
permettano di conseguire una relativa completezza. Fu in occasione
dell'apertura del Museo Topografico che l'editore fotografo Alinari
volle riunire in un artistico e prezioso volume cento vedute di Fi-
renze antica, presentate e illustrate colla nota sua competenza da
Corrado Ricci.
Alle due raccolte del fondo Cappugi, appartenenti alla Nazionale
e al Museo Topografico, si aggiunse, per quanto riguarda special-
mente le piante e le vedute cittadine, la collezione messa insieme
con intelligenza ed amore dall'erudito bibliofilo Comm. Domenico
Tordi (i) e da lui con rara liberalità offerta al Comune di Firenze
che le dette opportuno collocamento; e finalmente il materiale co-
pioso riguardante anche la nostra città, che si accoglie nella Car-
toteca dell' Istituto Geografico Militare, il cui fondo di piante e
carte antiche proviene in gran parte dall'acquisto della ricca colle-
zione cartografica degli eredi del Prof. Bianconi di Bologna e dalla
donazione delle carte possedute dall' Ing. Alessandro Manetti Diret-
tore delle Opere Pubbliche della Toscana e da altri parziali doni
od acquisti. Tutto questo materiale, insieme ad alcuni altri docu-
menti dispersi in pubbliche e private biblioteche cittadine e a quelli
conservati altrove e di cui si potè avere notizia, non rappresen-
tano certamente una compiuta bibliografia cartografica cittadina.
Le ricerche che si potranno ancora fare, varranno, con tutta probabi-
lità, a mettere in luce altri documenti del genere, di cui si ignora
oggi perfino l'esistenza. Quando si pensi alla grande dispersione
alla quale le carte e le stampe andarono soggette, e al frequente
rinvenimento di documenti già ritenuti perduti, è facile ammettere
che, anche per la nostra città, documenti nuovi possano venire in
luce dall'ulteriore esplorazione delle* biblioteche italiane e stra-
niere.
Parve pertanto giunto il momento di raccogliere le vele e di
riunire in un ordinato catalogo tutto il materiale esistente in Fi-
renze e quello di cui si ebbe d'altronde notizia anche indiretta, cor-
fi) La collezione Tordi venne illustrata dal Cav. R. Ciullini bibliotecario
archivista del Comune in « L' Universo » 1924.
di Michelangelo, dovrà presto venir trasferita nei locali attigui al
Convento di San Marco ove troverà sede più conveniente ed op-
portuna presso il Museo di Firenze antica; ciò che varrà a richia-
mare su di essa l'attenzione dei visitatori e a far sì che si inten-
sifichi e non cessi 1' interessamento vigile e costante dei concitta-
dini, dal cui concorso il Museo attende quegli incrementi che
permettano di conseguire una relativa completezza. Fu in occasione
dell'apertura del Museo Topografico che l'editore fotografo Alinari
volle riunire in un artistico e prezioso volume cento vedute di Fi-
renze antica, presentate e illustrate colla nota sua competenza da
Corrado Ricci.
Alle due raccolte del fondo Cappugi, appartenenti alla Nazionale
e al Museo Topografico, si aggiunse, per quanto riguarda special-
mente le piante e le vedute cittadine, la collezione messa insieme
con intelligenza ed amore dall'erudito bibliofilo Comm. Domenico
Tordi (i) e da lui con rara liberalità offerta al Comune di Firenze
che le dette opportuno collocamento; e finalmente il materiale co-
pioso riguardante anche la nostra città, che si accoglie nella Car-
toteca dell' Istituto Geografico Militare, il cui fondo di piante e
carte antiche proviene in gran parte dall'acquisto della ricca colle-
zione cartografica degli eredi del Prof. Bianconi di Bologna e dalla
donazione delle carte possedute dall' Ing. Alessandro Manetti Diret-
tore delle Opere Pubbliche della Toscana e da altri parziali doni
od acquisti. Tutto questo materiale, insieme ad alcuni altri docu-
menti dispersi in pubbliche e private biblioteche cittadine e a quelli
conservati altrove e di cui si potè avere notizia, non rappresen-
tano certamente una compiuta bibliografia cartografica cittadina.
Le ricerche che si potranno ancora fare, varranno, con tutta probabi-
lità, a mettere in luce altri documenti del genere, di cui si ignora
oggi perfino l'esistenza. Quando si pensi alla grande dispersione
alla quale le carte e le stampe andarono soggette, e al frequente
rinvenimento di documenti già ritenuti perduti, è facile ammettere
che, anche per la nostra città, documenti nuovi possano venire in
luce dall'ulteriore esplorazione delle* biblioteche italiane e stra-
niere.
Parve pertanto giunto il momento di raccogliere le vele e di
riunire in un ordinato catalogo tutto il materiale esistente in Fi-
renze e quello di cui si ebbe d'altronde notizia anche indiretta, cor-
fi) La collezione Tordi venne illustrata dal Cav. R. Ciullini bibliotecario
archivista del Comune in « L' Universo » 1924.