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suo bravo mare per Roma ecc. Vedi anche del medesimo il Cata-
logo ragionato della Raccolta Cartografica (di Milano, nel Castello
Sforzesco) e Saggio storico sulla Cartografia milanese, Milano, 1911,
(Umberto Allegretti tip.), in-8, con 14 tav. f. t.: edizione uscita sotto
gli auspicii del Comune di Milano e dell'Archivio Storico.
1490 circa. Palazzo e case degli Strozzi. Disegno a penna e bistro at-
tribuito a Benedetto da Maiano (1442-1497). Cfr. Ricci, XC.
1493. La VEDUTA Schedeliana. Florencia: titolo in alto quasi
nel mezzo, e più a destra altro titolo in tedesco Florenz. Grande
veduta prospettica silografica, 526X250 mm., che fa parte del Liber
Chronicarum di Hartmann Schedel a carte LXXXVIv. - LXXXVII r,
(Norimberga, Antonio Koberger, 1493) ed è presa di verso Monto-
liveto. Si trova anche nell'edizione tedesca uscita ivi e presso il
medesimo pur nel 1493. Esemplare a parte nel Museo topografico
fiorentino e nella Collezione municipale già Tordi, con a tergo il
testo tedesco della Cronaca.
La Veduta sembra derivare da quella silografica berlinese
sopra descritta.
Il Verga, nell'articolo dianzi citato e a p. cit. (a. i486), dopo
aver esaltato il volume quale « una maraviglia dell' industria-libraria
in Germania» e lodata l'esecuzione delle Vedute per la maggiore
accuratezza oltre che per le dimensioni maggiori, aggiunge però
che queste sono concepite e disposte coi medesimi criteri del Ber-
gomate, cioè senza alcun criterio e alla rinfusa, e fa solo eccezione
per Venezia e Roma « riprodotte in doppio formato e con un prin-
cipio di verità ». Ma bisogna anche aggiungere Firenze, come si
può rilevare dal facsimile.
Le incisioni sono dovute a Michele Wolgemuth e a Guglielmo
Pleydenwurff.
1494. Via Larga appare nel dipinto di Francesco Granacci (1477-1543)
della Galleria Crespi di Milano, raffigurante Ventrata di Carlo VIZICI nov. 1494).
Il palazzo dei Medici poi Riccardi a sinistra « si presenta con tre archi come
infatti l'architettò Michelozzo e com'era prima che il marchese Gabriello Ric-
cardi nel 1715 l'ampliasse, occupando le casette seguenti. Il primo arco a si-
nistra, insieme a quello che si vede in parte su via dei Gori costituiva la loggia
di cui parla il Vasari nella vita di Giovanni da Udine e che fu chiusa con di-
segno di Michelangelo. L'opposto edificio di angolo era forse quello dei Della
Casa, incluso in seguito nel palazzo Panciatichi ». (Ricci, LXXVII).
 
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