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nostro il capostipite, del quale mancava sinora ogni traccia (i), lo
conferma la segnatura ch'egli adopera che è in Navone all' insegna di
Parigi. Dopo di lui la casa si divise in due rami o ditte, tra due
suoi figliuoli probabilmente, e 1' una si trasferì alla Pace e mantenne
l'insegna di Parigi rendendosi illustre con Giovanni Giacomo De
Rossi (1649-91), Domenico (c. 1691-c. 1720) e Lorenzo Filippo
(c. 1720-1738) e trasformandosi poi in Calcografia Camerale (e dal
1870 Calcografia Reale) ; l'altra rimasta in piazza Navone adottava
l'insegna della stampa e si segnalava con Giambattista De Rossi mi-
lanese (1640-72) e con Matteo Gregorio De Rossi romano (1686-96).
Si può supporre che Giovanni Domenico abbia ristampato il
rame del Maggi verso il 1635; dopo questa data sarebbe stato
troppo tardi quanto a lui; e poi la veduta sarebbe stata troppo dis-
forme da quelle che erano generalmente note e diffuse.
1599-1629. Il « Theatrum » del Bertelli. Florentia: tit. in
alto nel mezzo; a sinistra in alto lo stemma mediceo. Pianta pro-
spettica, 124X174 mm,, che fa parte del Theatrum urbium itali-
carum collectore Petro BERTELLIO Patavino. Venetiis 1599, in-4
obl. fìg. Cfr. Bibliofilia, VIII, 286. — Ricompare poi nell'edizione
di' Padova s. d. (principio del Seicento e mutato il titolo in Fio-
renza nel Teatro delle città d'Italia con le sue figure intagliate in rame
et descrittioni di esse, nuovamente tradotto di Latino in Toscano et ac-
cresciuto sì di figure come di dichiarationi, Vicenza, nella Stamperia
di Domenico Amadio Libraro all'Ancora, 1616. Ad istanza di Pietro
Bertelli libraro in Padova {Bibliofilia, VIII, 288) e indi nella 3a edi-
zione fattane da Francesco Bertelli Theatro delle città d'Italia con le
sue figure intagliate in rame e descrittioni di esse in questa terza im-
pressione accresciuto di nova aggiunta di molte figure e dichiarationi.
Padova, Francesco Bertelli, 1629 (in fine: In Padoa, nella Stam-
peria di Gioseffo et Fratelli Sardi) in-4 obl. con 78 tav. (Olschki,
Choix de livres anciens, catal. 61, n. 1127; Lang, n. 362). Colle-
zione Bertarelli, 2313.
Questa terza edizione soltanto noi abbiam potuto esaminare da
vicino. E in-4 oblungo, formato album, di pp. (20) 242-42 con fron-
tespizio grossamente inciso in rame, come tutto il resto, 184X130 mm.
(cartella del titolo in paese, contornata da figure allegoriche)
(1) Un Giovanni Domenico De Rossi trovo però segnato a piè d'una de-
dicatoria al card. Camillo Pamfili d'una ristampa della Pianta di Roma del
Tempesta. Cfr. il Saggio dell'HuELSEN, p. 75.
nostro il capostipite, del quale mancava sinora ogni traccia (i), lo
conferma la segnatura ch'egli adopera che è in Navone all' insegna di
Parigi. Dopo di lui la casa si divise in due rami o ditte, tra due
suoi figliuoli probabilmente, e 1' una si trasferì alla Pace e mantenne
l'insegna di Parigi rendendosi illustre con Giovanni Giacomo De
Rossi (1649-91), Domenico (c. 1691-c. 1720) e Lorenzo Filippo
(c. 1720-1738) e trasformandosi poi in Calcografia Camerale (e dal
1870 Calcografia Reale) ; l'altra rimasta in piazza Navone adottava
l'insegna della stampa e si segnalava con Giambattista De Rossi mi-
lanese (1640-72) e con Matteo Gregorio De Rossi romano (1686-96).
Si può supporre che Giovanni Domenico abbia ristampato il
rame del Maggi verso il 1635; dopo questa data sarebbe stato
troppo tardi quanto a lui; e poi la veduta sarebbe stata troppo dis-
forme da quelle che erano generalmente note e diffuse.
1599-1629. Il « Theatrum » del Bertelli. Florentia: tit. in
alto nel mezzo; a sinistra in alto lo stemma mediceo. Pianta pro-
spettica, 124X174 mm,, che fa parte del Theatrum urbium itali-
carum collectore Petro BERTELLIO Patavino. Venetiis 1599, in-4
obl. fìg. Cfr. Bibliofilia, VIII, 286. — Ricompare poi nell'edizione
di' Padova s. d. (principio del Seicento e mutato il titolo in Fio-
renza nel Teatro delle città d'Italia con le sue figure intagliate in rame
et descrittioni di esse, nuovamente tradotto di Latino in Toscano et ac-
cresciuto sì di figure come di dichiarationi, Vicenza, nella Stamperia
di Domenico Amadio Libraro all'Ancora, 1616. Ad istanza di Pietro
Bertelli libraro in Padova {Bibliofilia, VIII, 288) e indi nella 3a edi-
zione fattane da Francesco Bertelli Theatro delle città d'Italia con le
sue figure intagliate in rame e descrittioni di esse in questa terza im-
pressione accresciuto di nova aggiunta di molte figure e dichiarationi.
Padova, Francesco Bertelli, 1629 (in fine: In Padoa, nella Stam-
peria di Gioseffo et Fratelli Sardi) in-4 obl. con 78 tav. (Olschki,
Choix de livres anciens, catal. 61, n. 1127; Lang, n. 362). Colle-
zione Bertarelli, 2313.
Questa terza edizione soltanto noi abbiam potuto esaminare da
vicino. E in-4 oblungo, formato album, di pp. (20) 242-42 con fron-
tespizio grossamente inciso in rame, come tutto il resto, 184X130 mm.
(cartella del titolo in paese, contornata da figure allegoriche)
(1) Un Giovanni Domenico De Rossi trovo però segnato a piè d'una de-
dicatoria al card. Camillo Pamfili d'una ristampa della Pianta di Roma del
Tempesta. Cfr. il Saggio dell'HuELSEN, p. 75.