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https://doi.org/10.11588/diglit.4976#0080
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composizione intera che copiava, ma che si sia servito di varj gruppi e figure
isolale, che metteva insieme da se, per esprimere alla meglio i varj concetti che
il mito offriva nella poesia.
Intorno a due urne spettanti forse alla morte di Patroclo cf. cap. IX e X,
tav. LXVII, 2 e LXYIII, 1.
CAP. VII.
SACRIFIZIO DE' GIOVANI TROJANI OFFERTO AI MANI DI PATROCLO.
Il sacrifizio dei dodici giovani trojani offerto da Achille all' ombra di Pa-
troclo vien menzionato da Omero con due soli versi (II. XXIII, 175-76):
SwSsxa Ss Tpcówy p-ya^uptwv uh'aj eVSXguj
X#Xx£) Svj'ìgwv x«xà Ss cppzGÌ p.r&To 'ipyx.
m
Ma se nelle ultime parole trasparisce una qualche taccia della crudeltà di Achille,
gli artisti non aborrivano dal rappresentar un fatto così atroce, come lo dimostrano
la scoperta di un vaso ruvese (Bull. nap. N. S. I, p. 91) e di vari monumenti d'arte
italica (cf. Ann. d. Inst. 1859, p. 355; 1862, p. 5). Tra le urne spetta a questo
soggetto una sola che si spiega facilmente mediante il confronto delle insigni
pitture vulcenti scoperte dal Francois (Mon. d. Inst. VI, 31; des Vergers Étru-
rie, pi. 21 e 28), le quali offrono la medesima composizione munita d'iscrizioni.
l^XVI, 9, Museo di Volterra 202; Inghirami Gali. omer. II, 216; R.
Rochette Mon. in. 21,1; 1. 0,90. Sulla parte s. sta un giovane vestito come
di doppia camicia e munito di maniche etnische, che inchinandosi un poco
avanti colla s. afferra pei capelli un uomo imberbe ignudo assiso innanzi a lui
per terra con mani legate sulla schiena, mentre colla punta della spada nella
d. già gli ha trapassato il collo, per dargli la morte. La spiegazione già propo-
sta dall' Inghirami e dal R. Rochette, che vi sia rappresentato Achille in atto di
immolar uno de' giovani trojani, è stata confermata dalle corrispondenti iscrizioni
delle citate pitture: Achle e Truials. Dietro al Trojano poi è visibile una figura
imberbe vestita di lungo abito, che tiene con ambe le mani un remo sulla spalla.
Benché non mostri le solite bruttissime fattezze di Caronte ed anche 1' attributo
del remo sia proprio piuttosto al demone greco che all' etrusco, non potremo
legargli questo nome in vista delle pitture, ove non solamente ha il carattere ti-
pico etrusco della faccia e porta il martello, ma è insignito eziandio dell' iscri-
zione Charun.
composizione intera che copiava, ma che si sia servito di varj gruppi e figure
isolale, che metteva insieme da se, per esprimere alla meglio i varj concetti che
il mito offriva nella poesia.
Intorno a due urne spettanti forse alla morte di Patroclo cf. cap. IX e X,
tav. LXVII, 2 e LXYIII, 1.
CAP. VII.
SACRIFIZIO DE' GIOVANI TROJANI OFFERTO AI MANI DI PATROCLO.
Il sacrifizio dei dodici giovani trojani offerto da Achille all' ombra di Pa-
troclo vien menzionato da Omero con due soli versi (II. XXIII, 175-76):
SwSsxa Ss Tpcówy p-ya^uptwv uh'aj eVSXguj
X#Xx£) Svj'ìgwv x«xà Ss cppzGÌ p.r&To 'ipyx.
m
Ma se nelle ultime parole trasparisce una qualche taccia della crudeltà di Achille,
gli artisti non aborrivano dal rappresentar un fatto così atroce, come lo dimostrano
la scoperta di un vaso ruvese (Bull. nap. N. S. I, p. 91) e di vari monumenti d'arte
italica (cf. Ann. d. Inst. 1859, p. 355; 1862, p. 5). Tra le urne spetta a questo
soggetto una sola che si spiega facilmente mediante il confronto delle insigni
pitture vulcenti scoperte dal Francois (Mon. d. Inst. VI, 31; des Vergers Étru-
rie, pi. 21 e 28), le quali offrono la medesima composizione munita d'iscrizioni.
l^XVI, 9, Museo di Volterra 202; Inghirami Gali. omer. II, 216; R.
Rochette Mon. in. 21,1; 1. 0,90. Sulla parte s. sta un giovane vestito come
di doppia camicia e munito di maniche etnische, che inchinandosi un poco
avanti colla s. afferra pei capelli un uomo imberbe ignudo assiso innanzi a lui
per terra con mani legate sulla schiena, mentre colla punta della spada nella
d. già gli ha trapassato il collo, per dargli la morte. La spiegazione già propo-
sta dall' Inghirami e dal R. Rochette, che vi sia rappresentato Achille in atto di
immolar uno de' giovani trojani, è stata confermata dalle corrispondenti iscrizioni
delle citate pitture: Achle e Truials. Dietro al Trojano poi è visibile una figura
imberbe vestita di lungo abito, che tiene con ambe le mani un remo sulla spalla.
Benché non mostri le solite bruttissime fattezze di Caronte ed anche 1' attributo
del remo sia proprio piuttosto al demone greco che all' etrusco, non potremo
legargli questo nome in vista delle pitture, ove non solamente ha il carattere ti-
pico etrusco della faccia e porta il martello, ma è insignito eziandio dell' iscri-
zione Charun.