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Körte, Gustav [Hrsg.]; Brunn, Heinrich von [Hrsg.]; Körte, Gustav [Hrsg.]
I rilievi delle urne etrusche (Band 2,2) — Berlin, 1896

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https://doi.org/10.11588/diglit.4978#0073
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-( 211 )-

deve In nostra composizione. Ognuno vede quanto bene vi si prestano
i concetti principali: la Tuga del fanciullo, l'intervento della Furia, i
tentativi da parte dei compagni del cavaliere di ritenerlo da un atto
snaturale. Alla donna del rilievo tav. XCII, 3 converrebbe bene il nome
di Nephele ed alle sue compagne quello di Aurae (Acqui) secondo
la definizione di Aristotile citata da M. Mayer (Roscher's Lexicon II, 2152):

avQag ó'è (se. xaXoì>/.uv) xùc, s'§ vyqov cf^Qo^i'vicc èxTtvoàc; imperocché qucll' Oggetto

lungo ondulato, le cui estremità sono rette da quelle donne può indicare
benissimo le esalazioni nebbiose di un terreno paludoso quali si trovano
appunto nella Beozia. Ma, se, per le ragioni sopra esposte, questi nomi
li diamo soltanto con molta riserva, e' è da fare un'obiezione generale
a tutta questa interpretazione di Atamanle furibondo, ed è quella che
il supposto Atamanle è a cavallo. Ora nessun autore antico ci
riferisce che Atamante abbia scorso la terra a cavallo, ed è altresì nolo
che l'uso del cavallo da sella è estraneo all'epopea. Però come nelle
rappresentanze più recenti della morte di Troilo e notamente nei rilievi
delle urne etrusche al luogo della pariglia (che il giovane figlio di
Priamo era andato ad abbeverare cavalcando uno dei cavalli) è sollen-
trato un cavallo solo da sella, forse sotto l'influenza della tragedia so-
foclea, così egli è certamente possibile che Euripide stesso abbia intro-
dotto il cavallo nel mito di Atamanle furibondo, tanto più che nella
Beozia fin da tempi remoti c'era la razza di cavalli.

Purtuttavia, vista la mancanza di testimonianze letterarie, quell'in-
terpretazione rimane sempre incerta.

GAP. XXXI.

GUEUR1EKO ALLE PRESE CON UN GIOVANETTO ARMATO.

I due rilievi incisi nella tavola XCI1I, diversi fra loro come da
quelli trattati nel capitolo precedente, pure in certo modo sono connessi
con questi ultimi perchè essi pure rappresentano un conflitto tra un
guerriero adulto ed un altro di età puerile.

XCIII, I. Firenze, nel cortile della casa Borgo la Croce n. lo,
di proprietà del signor Rodolfo Giglio; tìfus. Cliius. tav. CCXI.1 ; Dùlschke
 
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