Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (1.1855)

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Il citato Ritmo di Gialeto accenna pure che esistevano;
e lapidi ed iscrizioni, e statue, e bronzi con patere isto-
riate che parlavano ed annunziavano il gran nome di
Sardo. Per lapidi ed iscrizioni forse intendeva parlare della
Lapide di Nora; per statue, oltre quella del Tempio a lui
dedicato, forse di altre particolari che avranno formato ; e
probabilmente questo disegno del Gilli indicherà una di
queste. Il nome di Sardo adunque non è favoloso nome
o che mai abbia esistito, come alcuni pretendevano, ma
nome reale, e poi divinizzato dalla nazione riconoscentis-
sima, ad imitazione di altri popoli verso i loro Eroi.

Non si può adunque dubitare dell' autenticità di questa
statua, sia perchè nè l'autore poteva immaginarsi questa fi-
gura nominandone il possessore , dal quale sarebbe stato
smentito in caso opposto, ma più perchè in quei tempi
non potevasi mai imposturare un'iscrizione, atteso che per
nulla erano conosciuti gli studii della filologia Fenicia, che
principiarono nel Sec. XVII (1). Non conoscendosi affatto la
Lapide Fenicia di Nora, non avrebbe mai Y autore potuto
combinare nella somiglianza e figura delle lettere il nome
proprio di Sardon , da nessuno contrastato di quegli autori
che finora si accinsero ad illustrarla.

G. Spano.

SCARABEI ED AMULETI EGIZI!
TROVATI IN SARDEGNA

Se era grande la meraviglia di rinvenire negli scavi
da Leyard fatti nei dintorni di Ninive un cartello Egi-
ziano inciso sopra un bassorilievo coperto d'iscrizione cunei-
forme, non sarà minore quella di trovare oggetti dell'arte

(1) Y. Bourgadc Fr, . Toisou d'or de la Langnc Fhenicienne. Paris i8s2,