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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

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Nr. 4 (Aprile 1855)
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Spano, Giovanni: Moneta di Ariperto in oro
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https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0066

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3I0NETA DI ARIPERTO IN ORO

59

Il Regno dei Longobardi che in Italia durò più di due
secoli, cioè da Alboino nel 569 fino a Desiderio ultimo
Re nel 774 (1), pare abbia avuto delle relazioni colla
Sardegna : ma disgraziatamente ci sono rimasti pochi mo-
numenti per mettere in chiaro questo argomento. Uno de'
medesimi sarebbe il trovarsi con frequenza nell' Isola qual-
che moneta appartenente ai sovrani che regnarono nella
mentovata epoca. Sebbene mi avveda esser questo un fal-
lace argomento, pure mi è caro di pubblicare una raris-
sima moneta di questi Re, cioè di Ariperto , recentemente
trovata in Sardegna; e sarà sorprendente, mentre le
monete di questo Re non si conoscevano da nessuno, sia
cosi facile il trovarle nell' Isola.

Lo Scotti (2) riporta una moneta di bronzo di terza
grandezza di questo Re, citando il Tanini al supplemento
del Banduri, colle prime quattro lettere iniziali; AR1P ....
(Testa con diadema) (Elmo in corona di lauro). Ecco
quanto si sapeva finora, e rimane quasi il dubbio se
questa moneta appartenga al citato Re. Nessun altro dei
Nummografi ha fatto cenno di simili monete , e tanto
meno di monete di oro, se si eccettua quella pubblicata
per la prima volta dal Zanetti, per cui si credeva unica.
Ora ecco in Sardegna si sono trovate in breve tempo
due di queste monete dello stesso metallo.

La prima venne ritrovata nel villaggio di Mandas nel
1853, che mi fu rigalata dal Sacerd. G. Fine. Fidili, in

(1) Con questo cessò il Regno dei Longobardi in Italia, quando Carlo Magno
figlio di Pipino fu invitato dal Pontefice a distrugger in Italia il loro Regno, come
difalti il Re Desiderio fu fatto prigioniero dai Franchi nel 774. V. Cibrario*
della Economia Politica del Medio Evo. Torino 1854 pag. 16. Questi popoli
del Settentrione che invasero ITtalia furono così appellati dalla barba lunga che
portavano, o dalla voce Bardi, Popoli della Sassonia da cui discendevano.

(2) V. Vino. Natale Scotti, Della rarità delle monete Antiche. Livorno
1821 Sec. Ediz. pag. 425.
 
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