BfLLETTIM ARCHEOLOGICO SARDO
N.° 5. Anno I. Maggio 1855.
Statua di Àristeo in bronzo — Forma degli antichi aratri rica-
vata da uno scarabeo di Tharros — Spiegazione di una antica
scheda papiracea — Lapide di Olbia.
STATUA D ARISTEO IN BRONZO
La statuetta di cui presentiamo il disegno litografico
in fronte fu trovata nel gennajo del 1843 nel villaggio
di Oliano. , nel salto chiamato Dule, nelT atto che si sar-
chiavan le fave in una vigna appellata De su Medde. Ap-
pena che seppimo d^ essersi trovata questa statuetta , ne
interessammo il Sig. Can. G. ^sproni, allora in Nuoro, il
quale gentilmente corrispose , scrivendone suhito al Vica-
rio Parrocchiale di Oliana, Sacerdote Sig. Salvatore Car-
rus il quale n' era il possessore. Questi con lettera del
27 luglio ci fece sapere il sito, e come venne trovala la
statuetta in discorso, ed allo stesso tempo ce ne fece gra-
zioso dono , e per cui forma parte della nostra raccolta
archeologica. Niente fu trovato insieme alla statua , nò in
vicinanza alla medesima , da cui si argomenta che ivi non
fosse primieramente collocata, e che da molto tempo pri-
ma esistesse mutilata , atteso che nelle tagliature presenta
1 ossido così ben internato nel metallo che quasi non si
distingue dalle altre parti.
Questa statua rappresenta un uomo nudo che ha il
corpo coperto di api , in beli' ordine collocate, ed in te-
sta un diadema che sulla fronte tiene due rosoni , o
mazzetti di fiori, e termina sulle spalle colle due estremila
rannodate, e svolazzanti. Nel ventre tiene due api una per
s
N.° 5. Anno I. Maggio 1855.
Statua di Àristeo in bronzo — Forma degli antichi aratri rica-
vata da uno scarabeo di Tharros — Spiegazione di una antica
scheda papiracea — Lapide di Olbia.
STATUA D ARISTEO IN BRONZO
La statuetta di cui presentiamo il disegno litografico
in fronte fu trovata nel gennajo del 1843 nel villaggio
di Oliano. , nel salto chiamato Dule, nelT atto che si sar-
chiavan le fave in una vigna appellata De su Medde. Ap-
pena che seppimo d^ essersi trovata questa statuetta , ne
interessammo il Sig. Can. G. ^sproni, allora in Nuoro, il
quale gentilmente corrispose , scrivendone suhito al Vica-
rio Parrocchiale di Oliana, Sacerdote Sig. Salvatore Car-
rus il quale n' era il possessore. Questi con lettera del
27 luglio ci fece sapere il sito, e come venne trovala la
statuetta in discorso, ed allo stesso tempo ce ne fece gra-
zioso dono , e per cui forma parte della nostra raccolta
archeologica. Niente fu trovato insieme alla statua , nò in
vicinanza alla medesima , da cui si argomenta che ivi non
fosse primieramente collocata, e che da molto tempo pri-
ma esistesse mutilata , atteso che nelle tagliature presenta
1 ossido così ben internato nel metallo che quasi non si
distingue dalle altre parti.
Questa statua rappresenta un uomo nudo che ha il
corpo coperto di api , in beli' ordine collocate, ed in te-
sta un diadema che sulla fronte tiene due rosoni , o
mazzetti di fiori, e termina sulle spalle colle due estremila
rannodate, e svolazzanti. Nel ventre tiene due api una per
s