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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 1.1855

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Nr. 5 (Maggio 1855)
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Spano, Giovanni: Statua d'Aristeo in bronzo
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Retz, Albert: Forma degli antichi aratri ricavata da uno scarabeo di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.10802#0079

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71

A tutto questo si aggiunga la località dove venne trovata
questa statuetta. Nell'interno dell'Isola poco penetrarono i
popoli Cananei, i quali come commercianti frequentavano
i porti di mare, e si stabilirono meglio nelle coste delle
Isole. Da tutto questo e da quanto di sopra abbiamo
esposto, conchiudiamo che la statuetta in discorso non può
presentare altro Eroe che Y Aristeo al quale i Sardi pre-
starono gli onori divini in segno di riconoscenza come ci-
vilizzatore , e colonizzatore dell'Isola, dello stesso modo
che fecero in Sicilia , in cui gli avevano eretto una statua
nel Tempio di Bacco. In Sardegna specialmente si trat-
tenne molto tempo allettato dalla fertilità del suolo , e
dalla dolcezza del clima , e vi generò due figli ai quali
impose il nome Charmi e Callicarpi, nomi che sembrano
allusivi alla bellezza dei frutti che raccolse dalle sue pri-
me fatiche, come lo attesta Diodoro (I), ed il confer-
mano gli Scoliasti di questo grand Istorico.

G. Spano

FORMA DEGLI ANTICHI ARATRI RICAVATA
DA Ui\0 SCARAREO DI THARROS

Fra gli infiniti scarabei che si sono estratti dalle tombe
dell'antichissima Tharros , ci ha colpito la scena di uno

(l) Progenie deinceps in Cea relieta in Lybiam remeavit, et classe a ma-
tre Nympha insti uctus in Sardiniam transmisit , eamque pulchritudine in-
sulae captus inhabitandam sibi delegit , et plantis excolens, antea barbaram
et agrestem ad mansuetiorem cultus rationem traduxit, ubi et duorum pa-
rens fdiorumfactus ut Charmi et Callicarpi. V- Diodori Siculi Biblioih.
interprete Laurcntio Rhodomano , ad /idem M- SS. recensuit Petrus Wes-
selingius. Amstelod. 1746, Lib. IV p. 325. 11 nome del primo iiglio Charmi
sembra orientale (Charmi, vinea). Queslo nome proprio occorre nella S. Biblia
con frequenza (i. Para1.. II, 7). Il secondo è puramente greco (frutto bello).
 
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