Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (1.1855)

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sata. Forse la Dea Tme, sebbene le manchi la penna di
struzzo in capo, il caratteristico della giustizia, come si è
parlato altrove (V. Bullet. an. \ pag. 18).

G. Spano

NUOVI SEPOLCRI

Negli ultimi della scorso settembre si è scavata nel
campo della Vigna Mallas, villeggiatura degli Alunni del
Seminario Tridentino, una sepoltura antica bisoma , cioè
che conteneva due cadaveri. Sporgeva appena nel livello
della terra una parie dì un gran masso, appena sgombrato
questo ne compariva un altro della stessa grandezza, col-
locato parallelamente al primo, e così formava il quadrato
di un metro e 50 circa.

Rilevati questi massi comparve una gran quantità di
stoviglie piene di cenere e di terra filtrata dentro, e tra-
sportata dalle acque in tanti secoli che passarono. Ossia il
peso degli enormi massi, ossia la terra di cui erano pieni
che li abbia screpolali, appena alcuni vasi si sono estratti
intieri. È nuovo poi il modo come erano disposti i due
loculi scavati nella roccia, mentre vediamo quasi in tutti
d'essere sempre paralleli, questi erano incrocicchiati uno
sopra l'altro.

A più delle notate stoviglie, tra le quali vi erano pezzi
lavorati a scaglie ed a rabeschi, si trovarono alcuni fram-
menti di bronzo e di ferro che per essere ossidali in modo
straordinario non si è potuto capire cosa dessi fossero.
Probabilmente quello di bronzo era un braccialetto. Si tro-
varono pure due monete, un quadrante romano colla
prora della nave, ed un semisse. Alcuni pezzi di ostrica