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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, G.: Prefazione
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0005

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nostre fatiche. Intendevamo di unire in un sol corpo e
di spiegare tutti i monumenti che si trovano sparsi
nella nostra Isola, i quali valessero in qualche modo ad
accrescere il di lei splendore , e per non andar perduto
quel sicuro patrimonio che da fondamento alla sua
storia, forma il carattere delle sue glorie, ed è ì impronto
delle sue sventure.

Un' anno di prova è poco per le tante e svariate cose
che restano ancora da spiegarsi : ma pure da quel poco
che si è fatto i mìei Connazionali potranno argomentare
quanto tuttora manchi di fare , e di quanta utilità sia
quello che in sè molte volte sembra di non presentare
nessuna cura e vantaggio. Le notizie delle più recenti
scoperte, l'epigrafia, la glittica, la paleografia e la nu-
mismatica trovarono in questi fogli già pubblicati un
notevole posto : tutto però proporzionato alle nostre forze,
come già protestavamo, ed alla terra in cui viviamo. Pro-
mettiamo di non venir meno, e sebbene da ogni lato ci
vengano parole di sconforto, noi non ci sgomentiamo, ne
ci arresteremo, a costo di sacrificare salute e fortuna,
dall'aringo intrapreso (1). Sono pochi gli abbonati, ma
noi ci sobbarcammo ciecamente a tutte le spese fin dal
principio , e perciò ripetiamo le parole di S. Girolamo.
Legant qui volunt. Noi non cesseremo fino a che vedremo
pubblicato tutto quello che di classico e monumentale si
racchiude nella nostra patria : non tralascieremo cura e

(i) Ringraziamo però alcuni dei Foglj che ci animarono a seguitare quest'o-
pera. Accolsero questi di buon occhio il nostro lavoro , e ci fecero pure degli
•mcomii che forse non meritavamo , tra i quali sono il Cimento e la Rivista
Enciclopedica di Torino, dando un sunto di ogni rispettivo numero che pub-
blicammo, ed il primo così terminava la rivista letteraria del n. 9 e io. Come
si vede non può contenersi più preziosa materia in soli due fogli di stampa.
Il terreno veramente è fecondoe basta scalfirlo coli'unghie-, perchè pro-
duca abbondevolmente. Ma il Can. Spano è un ottimo e solerte cultore: il
suo amore alle antichità è comunicativo , e il suo esempio} il suo magistero
danno un vivo impulso a questi dotti e curiosi studj (an. Ili, serie IH,
{'esc. IX, 18 novembre 183S).
 
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