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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Martini, Pietro: Iscrizione d'Aristonio
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0012

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Diis Manibus
Aristonio clarissimo inclitoque
Oratori Cornensi qui in Tonalum
Turritanum orationem habuit
In senatu Karalitano primusque in foro

Quum Rom. civita.....

Provine .... civitatisque Rom. legibus
Iudicium ferre concessit et iussit

Imperator Caesar Antoninus Caracalla
Sub Marco Restituto Procuratore et Praeside
Provinciae Sardiniae. Vixit annis plus minu9 LV.
Antonia optimo coniugi benemerenti posuit.

A ragione devevano fare adombrare quel nome di Cara-
calla non mai usato nelle iscrizioni, ed anche quel cenno
di Senato cagliaritano. Però è da notare che , nel difetto
assoluto di notizie sopra di Aristonio , non pareva che
in altro modo si potesse supplire quella iscrizione se-
polcrale: che, come si accenna nel manoscritto, si era
rinvenuta (corrosa in gran parte dal tempo) nella citta
di Sassari e nelle fondamenta duna casa d'un certo
Olivieri.

Tutte queste dubbieta ora cessano in faccia del prezioso
codice cartaceo, che contiene, come altra volta ho detto,
la relazione, scritta da un Sardo nativo di Tarros e vis-
suto nel secolo IX, delle citta distrutte od in parte dan-
neggiate dai barbari invasori nello stesso secolo e nel-
1'Vili. Quivi, nel passo dove si fece memoria delle guerre
combattute in tempi antichissimi tra gli abitatori di Tar-
ros e quelli della non lontana citta di Cornus , trovasi
aggiunta una nota dettata in idioma latino, e concepita
nei seguenti termini :

« Juxta predictos auctores (intendi la storia di Giorgio
« di Lacon i e quella d'un Antonio vescovo di Ploaghe ,
« già mentovate nel codice in altre note) et alios qui vi-
 
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