Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna (2.1856)

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Sardiniae. Vixit annis plus minus LV.
Antonia optimo coniugi benemerenti posuit.

Ridotta così l'epigrafe alla sua genuina lezione nelle
parti principali che ragguardano alla causa patrocinata da
Aristonio, ed al nome del preside delia sarda provincia
(dacché nelle altre parti la nuova lezione che si discosta
da quella del La-Marmora non veste le forme di cer-
tezza) vede ognun chiaro come non più sussistano i mo-
tivi di sospetto che traevano origine dalle parole Cara-
calla e Scnatu Karalitano, le quali vennero eliminate in
conseguenza delle nuove e sicure notizie storiche.

Il farsi di pubblica ragione le medesime, serve non so-
lamente a rischiarire 1' iscrizione di cui si tratta, ma
anche ad arricchire in altri rispetti la storia ed archeo-
logia sarda.

Ne desumiamo infatti: 1 Che la città di Cornus, segna-
lata fra quelle dell' isola per molta copia di ricchezze, si
gloriò d' aver dato i natali non solo ad Aristonio, famoso
per 1' eloquenza del foro, ma anche ad un certo Onida,
venuto pure in gran fama di filosofo e di poeta ai tempi
stessi di Aristonio. 2 Che uomo pur era assai opulento e
di molta dottrina quell' Incoiato di Cagliari, difeso da Ari-
stonio , e che il di lui padre Sergenio si appellava pure
Incoiato , perchè (come si scrive nella stessa nota) colti-
vava ed abitava con altri cittadini quel tratto di territo-
rio prossimo al capo detto di S. Elia nel golfo cagliaritano:
il quale, come ai tempi dell'annotatore, così anche oggi
si chiama della Palma, ove stanno le saline demaniali.
3 Che il Tonalo, fratello d'Arria, era in grande dimesti-
chezza non solo col preside Maliano Marco Restituto , ma
anche con altri uomini principali, pel suo valore non tanto
nella pittura quanto nel suonare la cetra, e che perciò
egli potè ottenere dal preside per atto tirannico V arresto
d'Incoiato 4 Che finalmente in quel Maliano Marco Re-