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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: [Strade antiche della Sardegna], [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0018

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BULLETT1N0 ARCHEOLOGICO SARDO

Anno IL Febbrajo 1856.

Continuazione dell' articolo precedente — Medaglia di Sallustio
— Corba egiziana in oro — Ultime scoperte — Riflesioni sidla
Croce ansata — Iscrizioni Latine.

_ | g . -

a -n^BQ *ts?idssh éu^ >a 'ima hti i-n-;

continuazione dell' articolo precedente

è fondato il villaggio di Sant' Antioco, mentre da alcuni
si riponeva nel Continente Sardo. La gran strada pas-
sava per l'Istmo dove si osservano i giganteschi avanzi
della medesima che può dirsi un ponte continualo , ed
in certi siti fatto ad arcuazioni per il libero sfogo delle
acque. Parleremo a lungo di questa celebre città nella
sua descrizione che daremo in articolo separato.

Pupulum era la prima stazione che si trovava nella
strada di ponente partendo da Sulcis, la quale era situata

verso Mazzàccara, dove si trovano ruderi di antiche abi-

i

tazioni, monete ed altro (1) : indi passando per Flumen
Tepidu da dove la strada si divideva in due rami, alla
parte destra passando per Villamassargia , Siliqua e Decimo
(2) per ritornare alla capitale Karales, ed alla sinistra
seguitando la via del lido occidentale arrivava a

Metallo, situata nella regione o foresta di Antas o An-
tes dove esistono i ruderi d' un magnifico Tempio Tetra-

(1) Angius opina che la situazione di Pupulum fosse presso Porto Scuso ,
dirimpetto ali1 Isola di S. Pietro, e più probabile pure che si trovasse nella
stessa Isola di San Pietro.

(2) I Geografi, coli'autorità di Tolomeo segnano la città di Valeria, che
non deve confondersi con Valentia. Il Fara la colloca presso a Decimo, ma
FAngius crede meglio che fosse in vicinanza di Iglesias , nel sito detto Co-
rongiu,, dove si vedono rovine di antica e ragguardevole città.
 
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