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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: [Strade antiche della Sardegna], [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0019

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stilo (1). Per riconoscersi quivi avanzi di villa romana ,
non si può dubitare che vi esistesse Metallo, dell'Itinerario
di Antonino, presso Flumini Maggiori, verso S. Gregorio.
Quivi si crede coniata la moneta riportata a pag. 74 an. T.

Neapolis era la prima città che si trovava seguitando
la strada da Metalla, e passando per le falde di levante
del monte jéreuèhtu, e verso Arbus dove si osservano
traccie di via romana.

L' esistenza di Neapolis nell' imboccatura del fiume
Sacer nello stagno oggi detto di Marceddì, non ne la-
sciano in alcun modo dubitare i grandi avanzi che si
osservano e di edifìzii Romani, e dell'acquedotto. Il ti-
tolo dato alla vicina Chiesa di Santa Maria di Neabui in-
dica una corruzione del nome di Neapolis.

Osaea, o Osea si lasciava a destra situata presso la spiag-
gia , e precisamente in Flumentorgiu presso la Tonnara
dove tuttora si osservano avanzi di edifìzii Romani. Indi
verso la punta di Capo-Frasca esisteva il celebre Tempio
di Sardo-patore , ricordato dagli storici , e della cui ubi-
cazione non si può dubitare, dietro la scoperta della Per-
gamena di Arborea illustrata dal Cav. P. Martini (V.
Bullettino anno 1. pag. 14, e 167.)

Othoca. Da Neapolis la strada radeva la sponde dello
stagno fino alla città di Othoca che era collocata prima
di valicare il Tirso , e la quale esisteva sino al sec. VII,
nel sito dove oggi è Oristano (2). Sebbene il cav. Carbo-
nazzi collochi questa città più alla parte di levante sul

(1) Il Cav. Della Marmora nella tavola XXXVI della sua opera riporta di-
segnato questo tempio che è il più ben conservato tra lutti gli altri monu-
menti. Dall' iscrizione nell' architrave., e che si è potuta unire dai diversi massi
che vi esistono confusi^ si è potuto raccogliere il tempo in cui venne restaurato
cioè sotto gli imperatori Antonino Pio e M. Aurelio (V- Voyage, p. 326).

(2) Prima di arrivare ad Othoca, si ha per tradizione che a sinistra pas-
sando per Santa Giusta esistesse una città appellata Eden la quale nabissando
il suolo sia stala in«hio!tita dal vicino stagno. E una tradizione senza nessun
appoggiai come quella di Barare presso Carbia , e di altre che si raccontano.
 
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