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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

DOI article:
Spano, Giovanni: [Strade antiche della Sardegna], [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0020

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19

supposto di aver osservato tracéie di una strada alle falde
dei monte Arci; pure il trovarsi con frequenza ruderi ro-
mani nel perimetro di Oristano, e specialmente verso San
Martino dove si scopersero molte sepolture, e si trovarono
monete Romane ed altri oggetti } fa credere c'ae qui sia
stata collocata questa citta, da cui si partivano già due
strade una verso il centro a Forum Traiani, e T altra
valicando il fiume, e radendo lo stagno alla citta di

Tharros^ Tarrus , o Tarras verso il Sinis. Il sito di
questa citta è abbastanza constatato dalle gigantesche ro-
vine die tuttora si osservano presso la torre di S. Giov.
di Sinis, dalle scoperte delle tombe, e dai tanti svariati
oggetti e ricchezze che continuamente si estraggono (V. le
nostre Notizie sull'antica Tharros. Cagl. 1852 Tip. Nazion.).

Comics^ colonia e municipio Romano, la di cui esistenza
è ben constatata al pari di Tharros^ attese le reliquie
d' editìzii che tuttora vi si vedono, e le iscrizioni che vi
si trovano in vicinanza alla chiesa di Santa Caterina di
Pdinuri. Cornus era la capitale dei Sardi Pelliti nei ter-
mine dei Ajontes Menomeni (1). Noi vi abbiamo praticato
degli scavi nel 1849, e ci riserviamo di dir molte cose di
questa città allorché daremo la sua descrizione. Da Cornus
si divideva la strada in due rami, uno a destra che con-
duceva a Guridis Nova (Cuglieri), e per mezzo dell' altra,
seguitando la rada , si arrivava alla città di

Bosa la quale sebbene abbia conservato il nome sino
ad oggi, pure aveva altro sito della moderna. L'antica
Bosa era collocata più in sopra dell'attuale, all' opposta
parte del Temus, nel sito preciso della chiesa antica di S.
Pietro, come se ne vedono in diversi siti alcuni avanzi.

(i) Mcnomeni ttt, [xsvofxsvct. opri ohe insani chiamarono i latini^ ffétoliè im-
pedendo il (lusso dell1 aria rendono malsana la parte che riguarda il mezzodì.
Claiuliaiw non li disse' insani perdio insalubri, ma da l'-'.£VO,ow.{ (insania), v da
Riviro (indico), perdio annunziavano le tempesti: ai naviganti. V. Or-lagr. Sarda
P. f. big; 10R. Da Tolomeo i numomem soeu bulicali dà JJacco/ncr a Bòèii
colò [Tendendo la montagna di Morifefèrrci,
 
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