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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Polla, A.: Riflessioni sulla croce ansata negli oggetti di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0030

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O l'antico Testamento dee aversi in conto d^una sfinge,
che sfida la spiegazione dei secoli, od il Vangelo porge la
chiave del medesimo, frange il suggello della sua lettera,
e ne rivela i sensi arcani, e reconditi. Misconoscere, che
la Legge, le Profezie, e la Storia d'Israello si concentrano
nei giorni del Riparatore, è temerità, follia. I menomi par-
ticolari della nascita, della dottrina, dei miracoli, dei bene-
fizi , dei patimenti, della morte , e della resurrezione di
Cristo con analogia mirabile come futuri avvenimenti, e
come fatti compiuti leggonsi egualmente vergati nelle eterne
pagine dei due testamenti. Se Tunica meta, cui aspira l'antico
Testamento , è la grandopera della redenzione, la croce, la
quale, a detta di Bossuet, è il sunto del Vangelo, tutto il
Vangelo in un solo segno, in un solo carattere, non potea es-
sere sconosciuta, o negletta dai Veggenti del popolo di Dio. Se
i singoli accessori della passione del Cristo furono ad essi
rivelati, come ne poteano ignorare il principale stromento
su cui tutto fu consumato ? Regna tra i Santi Padri un
armonia perfetta nel ravvisare il simbolo della misericordia
nel serpente di bronzo, nei 300 guerrieri d'Abramo, e di
Gedeone, e nei 300 cubiti dell'arca (giacche il segno della
vita fu adottato nella lingua dei numeri, significò lr unità
nella pluralità, e il numero 300 fu idoleggiato colla let-
tera T.) ; nel riconoscerlo nel sacrifizio et Abramo , e nel
sangue dell'agnello versato nell' ultima notte dei primo-
geniti del Nilo , nella bacchetta di Mose , e di Aronne ,
e nella sconfitta di Amalec , per mezzo della croce fi-
gurata da Mose e in quella degli abitanti di Hai in virtù
del segno misterioso ? e salutare impresso nello scudo ,
e inalberato da Giosuè. La virtù insomma di quest' em-
blema fu conosciuta dal coronato poeta, e chiaramente
sviluppata dal facondo labbro d' Isaja, di Ezechiello e di
Zaoaria. E qui si tenga per fermo, che la posizione geo-
grafica degli Ebrei, il loro esteso commercio , e le stesse
loro sventure servirono a trasmettere , e a sviluppare i
 
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