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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Stela fenicia di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0034

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N.° 3. Anno II. Marzo J856:

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Stela Fenicia dì Tharros — Iscrizione di StatUio —Strade
antiche della Sardegna (Via centrale di levante, e di ponente)
— Nome, sito e perimetro dell'antica città di Cagliari.

stela. fenicia di tharros

Tra tutte le Isole del Mediterraneo la Sardegna è quella
che in maggior numero possiede lapidi e monumenti fenicii
i quali annunziano il soggiorno che ci fecero quelli antichi
popoli, oriundi dalla Palestina, che il dominio per lungo
tempo tennero dei mare, estendendo il loro traffico ad
amhe le coste del Mediterraneo sino alle colonne di Ercole.
Tra tutte le terre che scoprirono forse la Sardegna, attesa
la feracità dei suoi terreni, attirò meglio le loro viste per
condurvi colonie, e per formarvi stabilimenti di porpora,
di vetro e di altre produzioni che in quel tempo poteva
interessare il loro ben esteso commercio (1).

Tralasciando la lapide di Sidcis e di Nora, la qua!' ul-
tima può dirsi la regina delle lapidi fenicie finora scoperte,
e la quale occupò tanti nohili ingegni nel deciferarne il
senso (2), nello scorso Maggio venne scoperta dal Dottor
Francesco Cara , preparatore ed assistente al R. Museo di

(1) V. Martini, Perdamene di Arborea ecc. al Ritmo di Jalelo v. 53, e 36.

(2) La più recente spiegazion e di questa lapide è quella del Cari. Bourgade
(Bullet. an. I. pag. 45). Anche il Ch. P. Sechi diede non ha guari una nuova
spiegazione della medesima nelP apertura che nello scorso Novembre si fece del-
l'Accademia Archeol. Romana, prendendo ad esame T iscrizione di Nora come
la più vetusta di tutte le iscrizioni fenicie. Tutta la spiegazione si riduce ad un
epitaffio come « fondò il sepolcro un Iuba figlio di Ros > figlio di Naghid .
» figlio di Sardo Padre. » In qualche parte combina coli' opinione del citato
Bourgade.
 
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