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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Martini, Pietro: Iscrizione di Statilio
DOI Artikel:
Spano, Giovanni: Strade antiche della Sardegna, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0043

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d'altri edifizj. E siccome è probabile che questo fosse un
teatro come lo era quello di Nora (che l'anonimo scrittore
in altro luogo chiama amfitealro) , perciò forse mal non
s' appose il chiarissimo abate Angius quando (nei Dizion.
stor.-stat. degli Stati Sardi, voi. 1 8 bis, art. Sardegna, pag.
562) credette di riconoscere nelle rovine di Torres le fonda-
menta d'un teatro nel poggio sopra la destra del fiume. Così
pure nel detto passo del codice si parla del ponte fatto
anche a Torres dai Romani, che rimase salvo dall' incursione
dei Saraceni: lo stesso appunto cui accennò il citato Della-
Marmora nel suo Voyage en Sardaigne, a pag. 363.

P. Martini.

STRADE ANTICHE DELLA SARDEGNA
(V. AN. 1 P. 170, E 2 P. 15)
VIA CENTRALE DI LEVANTE

Ritornando alla Capitale Karales, come punto principale
da cui si partivano tutte le strade antiche romane, per per-
correre questo ramo di strada, diremo che la prima sta-
zione si trovava in Sextu , così detto perchè distava da
Karales sei miglia, come abbiamo detto di Quarto e Decimo
(v. pag. 174). Passato Sextu la strada centrale si divideva
in due rami, uno che percorreva la parte di levante pro-
cedendo quasi nella stessa direzione della strada nuova
dell' Ogliastra, ed arrivava alla prima stazione o città di
Biora situata tra Narri ed Isili, passato Serri, come di
fatto si vedono rovine romane in molti siti , e si scuo-
prono tombe dalle quali si estraggono stoviglie di bel
colorito, come abbiamo avuto occasione di vederne nello
 
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