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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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[Nome, sito, e perimetro dell'antica città di Cagliari], [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0051

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si sparpagliarono i pochi abitanti ritirandosi dentro Terra,
e cosi non si riconobbe più il sito per molti secoli , nè
gli altri abitanti vi ritornarono se non che dopo d' esser
stati più rasserenati i tempi , e meno esposti a pericoli.
Nel trasportatisi questi nuovi abitanti imposero un di-
verso nome a quella terra da cui i medesimi traevano
1J origine (1).

Cagliari adunque è quella che meno delle altre Città
ha sofferto trambusti, forse per esser la più popolata, e
perciò la meno esposta a saccheggi e piraterie , e quindi
conservò sempre il primitivo nome che le aveano dato i
fondatori (2). E stata appellata dagli storici antichi Karales
e Karalibm, come pure si rileva dalle iscrizioni antiche
che ci sono pervenute, in numero plurale, perchè la Citta
era formata al tempo di Cartagine e di Roma da tante
unioni di popolati (3). 11 nome è orientale, o fenicio Karel,
cioè Città grande, Capitale, e nel senso letterale , Civitas
Dei (Kar , civitas, £/, DeiJ, per indicare la sua grandezza

(i) Al contrario è succeduto nelle Città Mediterranee, ohe con poca alterazio-
ne conservatilo l1 antico nomo, cosi Fordongianus da Forum Traiani, Ussed-
dus da Usellis, Cularis da Gurulis. ecc. ecc.

(2) Cagliari fu pure appellata Jo'ea o Ctvitas Jolee in memoria di Jolao
venuto dalla Grecia con un armata o Colonia, e secondo alcuni Storici si crede
fondatore di Cagliari come lo fu di Olbia. Il nome di Leapolis che si dà al
quartiere della marina è una con!razione di Jolea Civitas. Ma il nome ili Curalis
è più antico che deve rimontare sino al tempo delle emigrazioni Orientali, cioè
de' Fenicii; Jolao solamente vi aveva promosso le buone arti, ampliata e ripopo-
Lta la città come fecero Ercole Libico, Arisleo, Sardo ed i Cartaginesi dei quali
Claudiana dice d1 esserne stati i fondatori. V. Martini, Nuove Pergam. Tom.
i. pag. 80.

(5) Così vediamo tutte le città antiche che sono nominate in plurale d' es-
sere state tanti sobborghi uniti insieme, come Athenae^arum, Parisii-iorum
fenetiae^iarunij etc. perchè erano tante isole unite insieme, ma che formavano
una stessa Città; e così Carales-ibus Calar■es,-laribus colla trasposizione. Que-
sta era pure l'opinione del C. Gazzera (V. Volume XXXV. Acad. R delle
scienze pag. 58). «■ La denominazione plurale, dice il cit. Aut. di molle città an-
tiche, doveva poter dirivare dalla unione delle molte sparse abitazioni, borghi o
vici, onde formare un corpo solo, meglio atto a difendersi dagli inimici, ed a
procurare a tutti i rmggiori vantaggi, a
 
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