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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Nome, sito, ecc. dell'antica città di Cagliari, [3]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0092

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I

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vescovi Cagliaritani, e vi abitavano i canonici delie due
Chiese di quel nome fino a che non si trasportò la sede
in Castello (1), nei cessare definitivamente il Giudicato
Cagliaritano, nella seconda meta del Secolo XIII. Il sito era
adattato alle fortificazioni, secondo il genio e bisogno dei
tempi che correvano.

Costrutto che ebbero i Pisani il Castello di Castro—per
maggior sicurezza, e richiamativi gli abitanti, allettandoli con
privilegi (2), non andò molto a fabbricarvisi la Cattedrale e tra-
sferirvisi l'Arcivescovo ed il Capitolo, esistendovi già stabilita
l'autorità secolare (3). La titolare delia Chiesa Cagliaritana era
stata per lo avanti Santa Cecilia, e dessa era pure la patrona
della diocesi da cui prendeva il nome il Capitolo : ma i
Pisani nel trasferire la chiesa cattedrale nel Castello la de-
dicavano alla Gran Madre di Dio, come risulta dall'iscri-
zione che si conservò per molti anni, e eh' esisteva fino al
tempo dell' Esquirro (4) : ma per pochi secoli portò il nome

(i) Il Castello fu principiato ad essere abitato e fortificato mediante la di-
rezione delP architetto Fratino nel 1217. V. Tronci e Manno Voi. 1. Nel
Sec. seguente era popolarissimo, rilevandosi da una Cronaca Sarda che nel
1586 per un incendio casualmeute accaduto, furono ridotte in cenare 130 case,
e si ordinava dal Re Giovanni d1 Aragona di riedificarla per togliere la defor-
mità quac Castro ipso imminet satis turpis. Pillito Illustraz. pag. 8.

(2) II Castello però ebbe il maggior incremento Terso il principio del Sec.
XIV. in cui il Re Alfonso trasportò la popolazione per la maggior parte cata-
taluna che si era fissata nelle colline di Bonaria. Con diploma del 1522 provi-
de che colui che prendeva moglie in Castello doveva giurare di stabilirsi colà.
Nel 135S accordò salvo condotto a quelli che avendo commesso qualche delitto
fuori del Regno venissero ad abitare nel Castello, e finalmente ordinò che i
Fendatarii non potessero soggiornare altrove che nel Castello,

(5) Vicino alla Cattedrale esisteva V angusto Episcopio,, e la Canonica come
appare dalla relazione delTArciv. Risconti che entrò solennemente nella Chiesa
di Santa Maria di Castro, et desccndirnus in quoddam hospitium justa ipsam
Ecclesiam, quia domus Archiepiscopi non (rat capa v (Mart. St. Eccl. 2 p. 4 8).

(4) V. Esquirro, Santuario, etc. Nel Corpo delle iscrizioni la riporteremo
spiegata. Dessa ha la data del 1312, che suppone solamente la ricostruzione di
quella stessa che anni prima vi esisteva, perchè nel 1263 l'Arciv. di Pisa Fede-
rico Fisconti nella visita che fece come legato nato della Sardegna fu proces-
sionalmente condotto alla Chiesa Primaria di Santa Maria nel Castello di Castro,
come di sopra abbiamo detto. V. cit. Martini Stor. Eccl.
 
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