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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Glittica sarda, ossia rivista delle pietre incise trovate in Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0109

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sime erano di nostra proprietà che abbiamo disperso fa-
cendone regalo agli amici ed ai parenti (1).

Ma dalle osservazioni che abbiamo potuto fare su tutte
queste pietre sarde, quelle del Sulcis e di Castra sono le
più perfette ed esatte nel disegno , tra le quali scegliamo
di far parola di questa posseduta dal Sig. Segret. E. Picco,
perchè possiamo asserire di essere la più bella che finora
siasi trovata, e possiamo in certo modo appellarla la regina
delle sarde pietre incise (2). Rappresenta un busto di ero-

ico sembiante la di cui principale figura è Minerva^ dea
delle scienze. Tiene due figure sopra la testa , ed altre due
sotto il collo da dove principia la corazza.

(l) Queste pietre si trovano per lo più isolate: la ragione si è che nel tempo
d' ignoranza, quando trovavano anelli li tagliavano per ritrarne 1' oro e l1 ar-
gento, e le pietre di cui non conoscevano il pregio le gettavano via senza farne al-
cun conto: per questa ragione molte di queste sono scheggiate o rotte. Gli an-
tichi però ne possedevano isolate come a modo di amuleto e perciò molte
di queste sono bucate di traverso come gli scarabei per portarle appese.

(«) Fu trovala in Sant' Antioco {Sulcis) nel 18S0, e venne comprata nel po-
sto dall'Ingegnere Geometra Amoretti, dopo la di cui morte passò nelle mani
del sullodato Sig. Picco.
 
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