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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Glittica sarda, ossia rivista delle pietre incise trovate in Sardegna
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0110

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L' elmo adornato di pennacchio di coda di cavallo (1), ha
due teste calve , la capigliatura della dea forma la barba
della figura di dietro, e la visiera dell'elmo la barba del-
l'altra che sta innanzi. Di queste due figure la seconda
ci sembra di Socrate , e la prima di Cameade. Non sap-
piamo però indicare quali ritratti 1' artista abbia voluto
rappresentare nelle altre due figure imberbi sotto il collo ,
specialmente in quella a sinistra che pare abbia una specie
di mantello alla foggia di Iside Egiziana. Se non sono di-
vinità femmine, saranno altri due antichi filosofi o poeti,
il maestro ed il discepolo , perchè il gruppo è simbolico
per indicare la dottrina, l'ingegno, 1J eloquenza e la poe-
sia (2). Finalmente innanzi al petto tiene una striscia che
ha la rassomiglianza dì una serpe, in cui ci pare che
1' artista abbia voluto indicare una coda delle serpi for-
manti i capelli della Gorgona eh' era l'ornamento della
corazza di Minerva (3}.

A più di questa, altre pietre incise abbiamo potuto
osservare di qualche pregio , delle quali ce ne capitarono
nelle mani, anche col nome dell'artista o del possessore,
che sarebbe troppo lungo il volerle descrivere. Se ne sono

(1) La coda dell1 elmo di minerva in un vaso eapuano è di color rosso e spi-
rante fuocOj come apparisce in questa corniola guardata a traverso dei raggi del
sole. A minerva fu data la denominazione di tpostpopog come colei che accende
nelP animo la luce dell' intelletto V. Minervini, Monumenti inediti ecc. JNapoli
i 832. Tav. [ fig. 2.

(2) Il Ficoroni (Maschere sceniche, p. 93) porta una simile incisione di cin-
que figure in un topazio che dice di essere gemma proprio da sugello: è una
minerva che per elmo ha una maschera sceuica, ed il ritratto di Socrate è posto
sotto il collo: la nostra poi è in corniola di bel colore di grandezza ordinaria.
Le due figure di sotto sorprendono per la loro perfezione guardate col microsco-
pio. A quanto abbiamo detto dell1 arte toreutica, aggiungiamo che gli antichi ado-
peravano lenti per lavorare simili oggetti La rara lente trovata inPompei nella
rasa di un artista, e che si conserva nel Museo Borbonico decide totalmente la
questione,, e cessa la maraviglia come gli antichi artisti intagliassero nelle
pietre certe parti, ed eseguissero certi lavori impercettibili ad occhio nudo.

(3) Nella statua di bronzo della minerva esistente nel R. Museo di Torino, le
serpi della gorgona annodate fanno le veci della cinta del chitone di questa Dea.
 
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