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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

DOI article:
Spano, Giovanni: Strade antiche della Sardegna, [5]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0121

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Caracodes Portus era dirimpetto alla Citta di Cornusì
ed il porto di questa Citta. Il nome attuale che tiene Cor-
chinas è una corruzione dell' antico suo nome. E poco
sicuro ed appena vi possono approdare piccole navi.

Thyrsus. Questo è il sol fiume che ha conservato 1' an-
tico suo nome. Comunemente chiamasi Fiume di Oristano,
ed è il più considerevole di tutta l'isola, e navigahile per
un buon tratto. Percorre il maggior spazio delle regioni
da settentrione a ponente, traendo l'origine dai terretorii
di Nuoro ed Oliana (1). Sbocca nel golfo d'Oristano, e di
poco ha cambiato 1' antica sua foce, perchè presso la Torre
grande, ed in vicinanza si trovano rovine romane dove
avrà tenuto Othoca il suo commercio. Nello stesso golfo
sboccava il

Sacer Fluvius oggi detto Riu Pabillonis che bagnava
l'antica Neapolis. Pare che questo fiume abbia cambiato
col tempo direzione, perchè sboccava sotto la Torre di
Marceddì (2). Il golfo d' Oristano serviva di porto nelle
rispettive località a Neapolis e Tharros, di questo spe-
cialmente esistono i grandi massi del porto a levante sotto
la gran Torre di Sinis. Partendo dal golfo d'Oristano oc-
corrono altri seni, ma quello che più meritava il nome
di porto è il

Portus Sulcitanus, oggi detto Porto Palmas, il Golfo di
Palmas da un piccol borgo di questo nome, collocato nel
fondo del golfo. Sotto la Città di Sulcis ( Santantioco )
esistono i grandiosi avanzi del molo, e noi crediamo
che, attese le conformazioni degli antichi porti, tutto
il ponte servisse di molo , dove saranno potute arrivare

(1) Dai Corografi è notato il Caput Thjrsi, dalla qual menzione si evince
che colà vi sorgesse qualche borgo o popolato di cui non è rimasta nessuna me-
moria, ne alcun vestigio

(2) Non sappiamo per qual motivo questo fiume sia stato appellato sacro, se
con è perchè avrà avuto qualche luogo in vicinanza sacro a qualche divinità, e
probabilmente perchè incontro alla foce aveva il Tempio di Sardopatore che
vaniva adorato da tutti i Sardi come un Nume ('Bull. an. I, p. ìgs).

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