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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

DOI article:
Spano, Giovanni: Strade antiche della Sardegna, [5]
DOI article:
Spano, Giovanni: Coccodrilli amuleti di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0123

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Per ritornare a Cagliari da dove siamo partiti non troviamo
nessun punto da potersi dire elie sia porto , sebbene tutta
la spiaggia dal Cuniumcarium Promontorium (1), a tutto
il Littus adnexum o Finitimum, possa dirsi un vero porto ,
attesa la sicurezza di tutto il Golfo di Cagliari ( Sinus
Karalitanus), e per cui, come di sopra abbiam detto, con
ragione avrà quivi richiamata 1' attenzione dei primi na-
vigatori del mondo in quella remota antichità.

G. Spano

COCCODRILLI AMULETI DI TIIARROS

Altro raro e curioso amuleto che con molta frequenza
trovasi negli Ipogei di Tharros è la figura di questo ani-

male anfibio, indigeno dell'Egitto, appellato coccodrillo (2).
Per 1' ordinario gli amuleti di questo animale si trovano
in pasta, sebbene se ne sia trovato qualcheduno in oro simi-
le a quello che sta riposto nel R. Museo Egiz. di Torino.
Non era sacro a tutto l'Egitto, perchè mentre dagli abi-
tanti di Tebe, del lago di Meri, di Arsinoe e dagli Ombiti
era venerato, dagli altri era guardato con orrore , lo am-
mazzavano, e ne facevano nutrimento (Erod. Lib. 11 G8).

(i) Cuniumcarium Promontorium è il Capo della Savorra prima di Sarroc-
co, che è I' unico sporgimenlo che occorre venendo da Pula. Il Cluverio porta
Cunicularium, come nella Tav. Peutingeriana si trova un'isoletta chiamata Cuni-
cularia che non si sa qual sia, forse V isolotto, o grande scoglio di S. Macario
che per la quantità dei conigli avrà preso quel nome.

{2) Coccodrillo, lat. Crocodilus, voce greca da ^siX'og timido, e xpoxoq zaffe-
rano, perchè questo animale è mollo ghiotto del miele, per cui gli apiarii mettono
micino alle arnie dello zafferano da cui quelle bestie abborrono al solo odore.
 
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