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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Coccodrilli amuleti di Tharros
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0125

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122

Nella mia raccolta degli scarabei ne conservo uno tro-
vato nei 1853 in Tharros , che ha l'impronto di un

Num. 18

coccodrillo che sulla schiena porta una barca. La spiega-
zione è facilissima secondo le credenze egiziane colle quali
pretendevano che i coccodrilli per rispetto alla Dea Iside,
la quale si era altre volte servita di.una barca fatta di
scorza di papiro, non facessero alcun male a quelli che
navigavano sul Nilo entro le barche fatte di questa pianta.
Altri autori dicono che era 1' emblema dell' anno perchè
credevano che egli porta tanti denti quanti sono i giorni
dell'anno, e per tale oggetto gli Egiziani posero l'imma-
gine del sole in una barca portata sulla schiena del coc-
codrillo, fondati sulla primitiva loro credenza che tutti
gli astri facessero il giro in barca (Bull. An. I, pag. 18),
per cui si trova con tanta frequenza questo geroglifico
negli oggetti che si scuoprono nella mentovata Tharros.

Riguardo al simbolo collocato sopra la barca è una specie
di adornamento del capo. Consta d' un disco tra due urei
che hanno pure un piccol disco in capo. Al di sopra del
disco di mezzo s'innalzano due urei con un disco in capo,
ed in mezzo di loro hanno quella acconciatura formata di
di una mitra in mezzo di due penne. È questa la corona
chiamata Atf. Dagli elementi di che è composta, cioè dalla
penna di struzzo (emblema della giustizia), dagli urei

ma nelF ottavo giorno, dopo il mezzodì; credevano che ritornassero furiosi se-
condo il loro solito instinto.
 
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