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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Vasetto antico di bronzo sacro ad Esculapio
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0133

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per mezzo del giovine ornatista Fine. Crespo, tanto per
osservarlo, quanto per prenderne un disegno come di
fatti lo diamo qui ridotto alla sua meta: ma non cosi in
riguardo alla seconda, perchè lo ha tanto caro che non
lo volle cedere nè manco offerendogli più del valore, ap-
poggiato su d' un principio superstizioso che i caratteri
contengano qualche cosa di arcano che possa influire -sui
fati domestici (1).

Noi però adempiamo alla promessa che avevamo fatto
cioè di farlo conoscere al pubblico , appena che avremmo
avuto qualche schiarimento intorno al medesimo. Intanto
non ci opponemmo al vero, quando alla semplice relazione
enunciammo che sarebbe stato qualche vaso dedicato da
qualcuno alla divinità di Esculapio per voto, ed in ringra-
ziamento della ricuperata salute (2).

Il vaso è del genere che chiamano amphora, o d'iota, ed
è un oggetto votivo come si rileva dall' iscrizione , parte
nel collo e parte nel ventre

AESCVLAPI
C . STERTINIVS . FELIX
V . S . L . M

Vale a dire Cajo Stertinio Felice sciolse il voto merita-
mente e liberamente ad Esculapio (Votum Solvit Libens
Merito). La famiglia Stertinia non è nuova in Sardegna,
perchè nel R. Museo vi è un cippo in forma di botte

(1) In molti villaggi abbiadi visto di dominare questo spirito allorché per caso
trovano qualche oggetto antico. Coiobbira-o uno che aveva una quantità di pietre
incise, nè volle mai cederne una, allegando che quelle erano la di lui fortuna.
Questo pregiudizio poi bisogna confessare non è esclusivo solamente alla Sardegna.

(2) Gli ammalati scioglievano il loro volo con stipi o monete., vasellini^ statuette
ed altro. Solevano anche offerire vasi milliarii, come quelli scoperti nelle acque
Apollinari di Vicarello illustrati dal eh. P. Marchi, e specialmente di uno
che segnava il viaggio da Cadice a Roma. "V. La stipe tributata alle divinità
Apollinari, Roma J8S2.
 
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