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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Vasetto antico di bronzo sacro ad Esculapio
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0134

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con iscrizione a quattro spartimenti nei quali vengono ri-
cordati un tal Stertinio Eliano, un C. Stertinio Bachil-
las , ed una Stertinio. Fortunata (1). Il nostro adunque
C. Stertinio Felice era sardo, come sarda e ben conosciuta
era la sua famiglia in Cagliari ed in altre città del-
l'Isola (2).

DalT offerta di questo vasetto fatta da Stertinio ad Eseu-
lapio si rileva che questo culto era introdotto in Sarde-
gna, al quale saranno stati eretti dei Tempj, delubri o
edicole, sebbene di questi non si abbia memoria alcuna.
Ognuno sa come questo Dio sia stato venerato dagli uo-
mini fin dalla più rimota antichità , perchè Sanconiatone
l'autore più antico profano ne fa menzione, chiamandolo
Esimiti figlio di Sjclick , e fratello dei Cabiria cioè Dei
grandi e principali, come tale suona la voce orientale. Se-
condo il citato autore Esculapio fu originario fenicio, e
che poi il suo culto si estese all' Egitto da cui per mezzo
delle colonie che si traspiantarono in Grecia si diffuse in
tutta quella classica terra, e specialmente nel Peloponneso
dove aveva il magnifico Tempio in Epidauro, accumulando
poi gli scrittori favole sopra favole per lusingare la solita
greca vanita (3).

(1) Di questa iscrizione si parlerà diffusamente in altro luogo, perchè merita,
l'attenzione dei dotti per la strana forma che rappresenta il monumento., ed è
Punico che finora conosciamo. La famiglia Stertinia era nota in Roma., come
rilevasi dall'iscrizione antica del Museo Vaticano I. O. M. IMP. STERTINIA.
CVPBIS . D.D.

(2) Nel sito dove venne trovato il vaso passava la strada Romana centrale di
levante, e vi sarà stato qualche vico 0 mansione prima di arrivare a Blora.

(3) Di questo Dio della medicina gli serit lori antichi inventarono tante origini.
Cicerone ne enumera tre atrihuendo a ciascuno 1' arte speciale della salute di
cui si venerava inventore. I Greci lo fecero figlio di Apollo e di Coronide ,
cioè cornacchia (in greco) da cui venne detto eh1 era nato sotto la figura di ser-
pente da un uovo di cornacchia. Da ciò deve ripetersi di ra ppresentarlo un uomo
harbuto col serpente avvolto al bastone. Il Gallo pure, simbolo della vigilanza,
tra un altro carattere di questo Dio. DalPesser figlio di A polline anche a que-
sta divinità il cieco paganesimo attribuì la virlù maravigliosa delle guarigioni
delle acque dette apollinari nell' Etruria. V. il eli. P. Marchi, La stipe, ecc.
 
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