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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Nome, sito e descrizione dell'antica città di Torres, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0143

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un cippo di marmo il quale dimostrava essere una Basi-
lica restaurata verso il sec. IV da M. Ulpio al tempo
dell'Imperatore Filippo, e perciò-detta Basilica Ulpiana
che in vicinanza aveva pure il Tempio della Fortuna.
Verso questo territorio era la parte più ricca della Citta
perchè vi si scopersero mosaici ed altri oggetti preziosi
che annunziavano la grandezza delle case e 1 agiate&za
delle persone alle quali appartenevano. Esistono tuttora
scoperti molti pavimenti fatti a mosaico con bellissimi di-
segni a quadrati di diversj colori, con meandri ed ippogrifi,
verso la spiaggia, e si può dire che le abitazioni si esten-
dessero al di la della spiaggia, perchè molti ruderi sono
attualmente coperti dalle acque.

Grandezza e Monumenti

Quanta fasse la grandezza di questa citta , basta dare
un occhiata alla quantità del marmo che in ogni tempo si è
diseppellito, alle colonne, alle iscrizioni, ai bronzi ed altro,
che se fino dal principio si fosse tutto raccolto, oggi l'U-
niversità di Sassari avrebbe avuto un museo non indiffe-
rente (1). La Basilica di San Givino ultimata nel 1210
è uno dei più interessanti monumenti, secondo il F~alery
(pag. 78), e si può dire un museo per la quantità delle
colonne, dei marmi e dei sarcofagi che vi sono raccolti.
Le colonne di marmo e di granito apportenevano alla Ba-
silica Ulpiana ed ad altri edifizii antichi (2). Se ne con-

(l) L' Arciprete Cugia che per titolo del suo benefizio possederà un tratto
di terra in vicinanza al detto Rebarbaro aveva raccolto una gran quantità di
monete, idoletti, ed altre cose. Le monete che si trovano in Torres son le più
ben conservate, hanno una patina singolare che forse dipende dal ter renò sab-
bionoso. Nel rifarsi il porto fu trovato nel 1834 un cavallo di bronzo, anelli
d1 oro, ^maniglie ecc, che possedeva il Cav. Sebastiano Sotgiu.

(ì) Nel 1819 per ordine della Regina Maria Teresa vi si fecero degli scavi, diretti
dallo scultore ed architetto Fr. Ant. Cano. Si scopersero tra le altre cose varie co-
lonna le quali ora si trovano nel porto, ed altre servirono per la Chiesa nuova.
Queste colonne appartenevano ad altro edilizio antico, tutte le lapidi, monete,
bronzi ed oggetti antichi che si conservano nel gabinetto della R. Univ. di Sas-
tari appartengono esclusivamente agli scavi dell' antica Torres.
 
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