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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Nome, sito e descrizione dell'antica città di Torres, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0144

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tano 26, e dalla diversa grandezza ognuno può argomentare
la maestà degli edifizii ai quali un tempo appartenevano.
11 diametro di queste colonne, ed i capitelli sono di diver-
so ordine di archittettura, e questo è un segno che erano
diversi gli edifizii da cui sono state tolte.

Oltre la Basilica, le terme, l'acquedotto del quale [ri-
mangono gli sparsi avanzi nella vicina campagna (I ), questa
citta aveva il Campidoglio e forse 1' anfiteatro , sebbene non
sia rimasto vestigio alcuno. Il primo viene ricordato da un'
iscrizione copiata dal Virde e rimessa al Gilli, da cui si
rileva che un tale Statilio per le preghiere della sua sposa
Nerina non volle prestare la sua opera nel ristauro che
si fece del Tempio della Fortuna , e perciò venne marti-
rizzato nel Campidoglio della stessa citta (2).

Se sliamo alla fede del detto Virde secondo la relazione
che ne fece allo stesso Gilli esistevano altre iscrizioni di
quajehe interesse, tra le quali Y iscrizione di Maronio Sesto
cittadino di Nora, maritato a Sibilla ricca matrona di Torres.
L'iscrizione era scritta in versi latini e greci, e composta dal
celebre Tigellio , cittadino pure di Nora ed amico di detto
Maronio, il quale fu ferito in una caccia che si diede in
Nora, e partito subito a Torres dopo otto giorni spirò nelle
braccia della sposa. Perciò in detta iscrizione vi si leggeva
una descrizione della caccia, le ceremonie, ed il pianto degli
amici, le esclamazioni alle divinità, e la disperazione del
padre e della madre di Maronio e della di lui sposa (3).

(1) Quest1 aquedotto aveva origine nella valle di S. Martino vicino a Sassari
dietro il convento dei Cappuccini., dove per un gran spazio V acqua percorreva
in un gran canale praticalo nella dura pietra, come si osserva fino al presente,
V. Marongio-Narra, Turritanura T. Flavii Iustini marmor., etc, pag. 18.

(2) V. Della Marmora, memoria sopra alcune antichità Sarde ecc. Torino 1833.
Bullet. ann. 2, pag. 39. Per Campidoglio forse qui s'intende Anfiteatro; 0 qual-
che sito alto, 0 rupe da cui Statilio sia stato precipitato, a somiglianza della
Rape Tarpea nel Campidoglio di Roma.

(3) Che realmente esistesse questa stupenda tomba del Maronio e di Sibilla
nella vicinanza di Torres si rileva da ciò che lo stesso Gilli dotto archeologo
visitò questo monumento., e di più acquistò il terreno dove esisteva l'iscrizione
 
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