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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Nome, sito e descrizione dell'antica città di Torres, [2]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0146

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zione o componimento del suo marito Oratore o Poeta. Ai
lati dello stesso sarcofago evvi un'uomo togato in piedi ed
una donna coi soliti abbigliamenti.

Gli altri due sarcofagi in marmo parimenti bianco sono
uniti a quello in modo che non abbiamo potuto distinta-
mante osservare cosa mai rappresentassero, perchè le fac-
ciate erano cambaciate insieme. Sono della stessa confor-
formita del primo , eccetto quello di mezzo che è alquanto
più grande. Nei lati vi sono scolpiti Bacchi e Sileni con
grappoli d' uva in mano e stronfienti pastorali. Per quanto
abbiamo potuto osservare dal tramezzo le scene che ornano
i frontali sono bacchiche , e perchè tutte le figure sono
nude, forse per questa ragione, e per decenza saranno state
collocate in quel modo da quel Pio Artivescovo nel primo
collocamento che si fece di questi sarcofagi.

Lungo il Santuario, ossia il sotterraneo , opera maravi-
gliosa e degna d' esser visitata, che si estende per tutta la
navata di mezzo della Basilica, vi esistono altri sarcofagi
di qualche bellezza: tra i quali è da notare uno a man
dritta il quale rappresenta Orfeo suonando la lira, ed ai
piedi tiene un montone, ed attorno uccelli, ippogrifi ed
altri fantastici animali. Ai lati poi del medesimo vi sono
scolpite due persone togate. In vicinanza se ne vede un'
altro di marmo parimenti bianco tutto striato nella fac-
ciata esprimente nel rosone un pastore che tiene un'agnello
sulle spalle (1).

Ma quello che più desta maraviglia per la precisione
e bellezza del lavoro è quel sarcofago parimenti in marmo
bianco che trovasi nella navata sinistra dalla Basilica
verso la porta collaterale. Tiene scolpita tutta la facciata

(i) Anche questo è di qualche bellezza, sebbene appartenga a tempi posteriori.
Dalla figura che è il Pastor Bonus del Vangelo, non si può dubitare che sia
opera cristiana. I Sarcofagi cristiani si distinguono, a più di questo carattere,
dalle rappresentazioni della storia di Giona , dal miracolo dei pani ; dal pesce
simbolico, dalle nozze di Canaan, dalla resurrezione di Lazzaro, ecc, come si
osserva nei molti del museo Gregoriano di S. Giov. Laterano.
 
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