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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Serpenti Urei
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Spano, Giovanni: Fondazione del R. Museo di Cagliari
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0154

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15!

Appresso a tutte queste idee che gli Egiziani si avevano
formato del serpente ureo , inventarono tanti emblemi e
simboli cine sarebbe lungo 1* enumerarli. Un serpente che
mordeva la coda , formando quasi un circolo, rappresentava
l'eternità (1). Nel vedere come il serpente ogni anno
cambiava la pelle, formarono il simbolo della rinnovazione
della natura, della gioventù, e del mutamento vario de-
gli esseri e delle produzioni che cangiano sempre , ma nei
germe rimangono le stesse.

Dietro queste tradizioni gli Ofiotiti nei secoli susseguenti
attaccarono tante virtù al serpente, per cai invase lanche
il cristianesimo nei tanti amuleti gnostici che ci sono per-
venuti. Ma questi si fossero solamente ristretti alla dot-
trina che G. Cristo ci annunziò nel Vangelo, allorché disse
agli Apostoli che fossero prudenti come i serpenti l
(Mallh. XI , 19).

G. Spano.

FONDAZIONE DEL R. MUSEO DI CAGLIARI

L' origine del R. Museo di Cagliari non può gloriarsi di
remotissima data. Nel mentre che Pisa e la Spagna tra-
sportavano ^dalT Isola i più pregevoli oggetti di antichità
che loro tornavano a conto, e molli altri viaggiatori e
forestieri raccoglievano e portavano via quanto più di pre-
zioso potevano avere, nessun sardo infiammato di amor
patrio pose mente nei passati secoli a raccogliere i vene-
li) Questa idea l'apprese anche la Grecia, come pure mettendo la testa umani
ad un serpente iese V agatodemone, il buon genio dei Greci che l'avevano tolto
da Serapide, dall'Osiride che era il Nilo, il Genio conservatore dell' Egitto.
 
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