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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Lucerna antica di bronzo del R. Museo
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0166

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le braccia, di bolla che le pende dal seno, e le periscelidi
ad ambi i piedi. Di sotto finalmente vi sono due del-
fini, uno per parte. Nei complesso è una lucerna delle più
belle che si possano desiderare , e tra le molte che sono
venute fuori dagli scavi de' Pompei, possiamo asserire che
la nostra, sebbene la litografia non la rappresenti con
quella bellezza che ha 1' originale, potrebbe figurare neHe
sale de'bronzi del Museo Borbonico (1).

Questa lucerna aveva la sua catenella di bronzo la quale
era attaccata ad ambe le teste delle figure dei Iati, ed al
manico di dietro formando un triangolo in modo che ve-
nisse equilibrata col peso del gruppo delle tre figure. Queste
tre catenelle andavano ad unirsi in mezzo con un anello
intermedio che con un altra catenella andava a congiun-
gersi al fermaglio della lampada stessa (2). Ciò indica che
la medesima era destinata per stare appesa negli usi do-
mestici , a differenza delle mortuarie che si mettevano
nei sepolcri, o di altre lucerne prive di catenelle le quali
hanno al disotto un buco nel centro per essere sostenute

Il Vinkelmann però riporta un incisione dì una pietra in cui Venere con una
mano si spreme i capelli, e colF altra sostiene uno specchio. Il Vaìllant pure
(Numism. p. gig) porta una moneta di Corinto di Agrippina colla slessa rap-
presentazione.

(\) Nel Museo Vaticano avvi mia statuetta di bronzo che rapprasenta Venere
nello stesso modo come questa della nostra lucerna. Dagli antiquarii è stata
giudicata lavoro greco o etrusco, e lo stesso crediamo noi della nostra, però più
presto di appartenere alla prima che alla seconda , conforme al principio ,
Graecurn est nihil velare.

(2) Molte delle lucerne antiche di bronzo, oltre queste catenelle per restare
sppese, ne avevano altre per attaccare certi rampinetti che erano gli attizzatoi,,
rome si vedono quelle che intiere sono uscite dagli scavi di Pompei, e di Er-
colano. Lo stromeato cui venivano attaccate queste lucerne era il lampadario o in
forma di albero , o di colonna o pilastro formato a rami da cui pendevano le
lucerne. Nel villaggio di Martis si trovò un simile lampadario che andò perduto.
Lia bizzarria degli artisti nel formare gli abbellimenti di simili candelabri, e lucerne
è sorprendente, e basta fare una visita alla galleria dei bronzi del Museo
Borbonico per convincersi di questa verità. La religione prendeva molta parte
negli accessori. V. Ceci, piccoli bronzi ecc. Napoli 1834.
 
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