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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Lucerna antica di bronzo del R. Museo
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0167

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ila un candeliere aguzzato, come si vedono molte simili
nei pubblici Musei (1).
Cosa abbia voluto esprimere 1' artefice nell' ornare la detta
lucerna di queste scene che riguarda Venere marina , Io
possiamo desumere dal culto che avrà prestato il posses-
sore a questa divinità , la quale presso gli antichi popoli
aveva diversi nomi e diversi titoli sebbene fosse la stessa.
L' origine però che tutti le diedero era che fosse nata dalla
spuma del mare, ed essendo così nata in mezzo delle onde
naturalmente la dovevano venerare come in atto di presie-
dere a questo elemento per cui le conferirono il nome di
Marina , Thalassia , Afrogenia , Anadiomena , ecc. (2).
Allorquando, dice il Winkelmann una venere è presentata
da cavalli marini, da nereidi o da tritoni è Venere Ma-
rina , e quindi noi non possiamo riconoscere altro titolo
che questo nella venere che ci si presenta nella lucerna
che abbiamo preso ad illustrare. Neil' antica Città di
Sulcis come città marittima vi sarà stato introdotto il culto
di questa Dea (3), e forse le avranno innalzato dei tempj
come siamo certi di Torres, altra città di mare, in cui
vicino alla Basilica Ulpiana vi era anche il Tempio de-
dicato a Venere.

G. Spano.

(1) Delle lucerne mortuarie, in altro modo chiamate lumi eterni di cui tanto
parlano gli autori antichi sì potrà vedere la nostra Memoria suW antica Tra-
vine Cagliari 1832. Nulla di meno ritorneremo su questo argomento quando da-
remo il disegno di molte di queste del R. Museo., e della nostra raccolta per i
bei ornamenti di cui sono fregiate, e per le interessanti iscrizioni figuline.

(2) Appelle dipinse questa dea in atto di asciugarsi nelT istante che usciva
dalle onde. Esiodo la suppone nata nell' Isola di Cipro, Omero poi in quella di
Citerà , dove le avevano innalzato tempj ed altari.

(5) In questa località si sono trovate altre volte statuette rappresentanti questa
divinità , come per es. quella bellissima che possedeva Y ultimo Vice Re De-
lonay, sedente in un nicchio marino^ e tirata da due delfini.
 
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