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Bullettino archeologico sardo ossia raccolta dei monumenti antichi in ogni genere di tutta l'isola di Sardegna — 2.1856

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Spano, Giovanni: Catacombe di Sant'Andrea Abriu presso Bonorva, [1]
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https://doi.org/10.11588/diglit.10803#0177

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e dipinte in rosso , sebbene sian coperte dalla fuligine pel
continuo fuoco che vi fanno i pastori che ivi pernottano
nell' inverno (1), la sala più interessante e la seconda D.
Noi restammo veramente sorpresi nel trovare in questo
sito la culla delle arti sarde nei primi tempi del cristia-
nesimo , e forse una delle prime Chiese sarde nel tempo
delle persecuzioni. Attorno alle pareti si vedono pitture a
fresco , sopra di cui pare vi abbiano pure passato una
grossa vernice , i 12 Apostoli in figura intiera e forme
semicolossali ; la Vergine che allatta il Bambino , il pre-
sepio , 1' adorazione dei Magi, ed altre rappresentanze del
Nuovo Testamento. Nella vòlta è singolare il modo come
vi hanno sovrapposto gli ornamenti. E tutta fregiata di
arabeschi e di rosoni , stelle eseguite a diversi colori in
rosso , giallo e verde , uno diverso dall' altro , imitando
quasi il mosaico , come si vede nelle absidi delle antiche
Basiliche di Roma (2). Queste dipinture sacre sono ese-
guite sopra uno stucco che è sovrapposto ad un altro più
antico , eh' era quello della sepoltura gentilesca , tinto di
affresco oscuro : ma non abbiamo potuto rilevare se di sotto
vi siano antiche pitture , come solevano fare i Gentili di-
pingendovi le gesta o i fatti del seppellito o delle famiglie,
come si osserva in molti antichi Colombarj.

Nel centro di questa vasta sala , come abbiam detto e-
siste il lucernaio praticato nella roccia in forma quadrata
ed alto di molti metri quanta è la grossezza della roccia

(1) Avendo raschiato alcuni pezzi incrostati dalla fuligine , abbiamo potuto os-
servare bene il colore con cui era tinto lo stucco ben solido di che avevano prima
ornate le pareti. Lo stesso deve dirsi della volta.

(2) I festoni, arabeschi e rosoni che gli antichi cristiani dipingevano nelle
volte dei luoghi sacri indicavano il paradiso ( V. Boldetti ). Lo stesso eseguivano
nelle antiche agapi. Per lo stesso oggetto forse i moderni., e piucchè per abbelli-
mento imitarono le volte dei sacelli con tanti bizzarri e svariati rosoni, come
fecero nella volta del Santuario di Cagliari. V. La nostra Guida del Duomo,
ecc. pag. 37.
 
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