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AMORE E PSICHE
che porta il nome di Trifone (x), il cui intaglio
presenta le nozze di Amore e Psiche, ambidue
velati sotto di una mystica vannus-. e similmente
di un funebre bassorilievo del Britisb Musetim,
ove i due sposi sono di già distesi sul letto
coniugale. Quivi la simbolica unione dell’anima
coll’amore divino si appalesa in modo assai
manifesto.
E cosi pure su di un altro sarcofago del Museo
di Arles, di una età alquanto tarda, troviamo
espresso con gentile intaglio gli sponsali di Erote
e Psiche. Imeneo, con una corona in mano, sta
presso ad Amore, che seduto nella stanza nuziale,
ornata di ghirlande e di serti fioriti, attende la sua
Psiche, la quale un Genio privo di ali e portante
un cestello di fiori nella sinistra, gli conduce
dinanzi, compiendo in tal guisa l’ufficio di pa-
raninfo. La face rovesciata, su cui si appoggia
Erote, non lascia dubbio alcuno intorno al fu-
nebre significato di si fatta scena (2).
Per lo contrario, in un dipinto pompeiano,
oggi al Museo Nazionale di Napoli (Q, cotesta
(‘) Brunii, Gesch. d. griech. Kùnstler, II, p. 636 ; Nouv.
Gal. Myth. Pl. XCVIII, 408.
(2) Ann. Inst. 1845, p. 222.
(3) Fiorelli, Scavi di Pompei, p. 125, n. 218; Descr.Pomp.
p. 184. Intorno ai dipinti pompeiani relativi al gruppo di Amore
e Psiche veggasi pure lo scritto del Sogliano, Le pitture murali
campane scoperte negli anni 1867-1879, inserito nel volume:
Pompei e la regione sotterrata dal Vesuvio nell’anno LXXIX,
Parte seconda, pp. 147-48.
AMORE E PSICHE
che porta il nome di Trifone (x), il cui intaglio
presenta le nozze di Amore e Psiche, ambidue
velati sotto di una mystica vannus-. e similmente
di un funebre bassorilievo del Britisb Musetim,
ove i due sposi sono di già distesi sul letto
coniugale. Quivi la simbolica unione dell’anima
coll’amore divino si appalesa in modo assai
manifesto.
E cosi pure su di un altro sarcofago del Museo
di Arles, di una età alquanto tarda, troviamo
espresso con gentile intaglio gli sponsali di Erote
e Psiche. Imeneo, con una corona in mano, sta
presso ad Amore, che seduto nella stanza nuziale,
ornata di ghirlande e di serti fioriti, attende la sua
Psiche, la quale un Genio privo di ali e portante
un cestello di fiori nella sinistra, gli conduce
dinanzi, compiendo in tal guisa l’ufficio di pa-
raninfo. La face rovesciata, su cui si appoggia
Erote, non lascia dubbio alcuno intorno al fu-
nebre significato di si fatta scena (2).
Per lo contrario, in un dipinto pompeiano,
oggi al Museo Nazionale di Napoli (Q, cotesta
(‘) Brunii, Gesch. d. griech. Kùnstler, II, p. 636 ; Nouv.
Gal. Myth. Pl. XCVIII, 408.
(2) Ann. Inst. 1845, p. 222.
(3) Fiorelli, Scavi di Pompei, p. 125, n. 218; Descr.Pomp.
p. 184. Intorno ai dipinti pompeiani relativi al gruppo di Amore
e Psiche veggasi pure lo scritto del Sogliano, Le pitture murali
campane scoperte negli anni 1867-1879, inserito nel volume:
Pompei e la regione sotterrata dal Vesuvio nell’anno LXXIX,
Parte seconda, pp. 147-48.