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https://doi.org/10.11588/diglit.61752#0029
Sweet bour of twilight !
Byron, Don Juan, III, 105.
in un bel giorno di maggio, nell’ora tanto
poeticamente misteriosa cantata da Dante e
da Byron, vien fatto trovarsi in sulle alture del
Celio, fra i vetusti marmi e le profumate rose
della villa Mattei, quanti pensieri e quanti sogni
non si affollano mai nella fantasia, rapita dietro
alle classiche memorie del passato ed alle mera-
vigliose visioni della natura!
Quella villa dai lunghi viali ombrosi, fiancheg-
giati da eleganti urne, da statue e da marmi, e leg-
giadramente adorni di frondosi festoni e di fiori,
con fresche fontane zampillanti ai raggi del sole
cadente, direbbesi quasi a bella posta creata per
nascondere gli amori di un principe e di una fata,