Caetani-Lovatelli, Ersilia: Attraverso il mondo antico (Roma: Ermanno Loescher & Co. (Bretschneider e Regenberg), 1901)

Esclave ! apporte-moi des roses,
Le parfum des roses est doux !
Victor Hugo.

iWlicONO le antiche favole, che la rosa, nata
dal sangue di Adone, con le sue spine pun-
gesse il piede di Venere, mentre sollecita accor-
reva al fianco del ferito e moribondo amante, e
che bagnata allora dal gentil sangue dell’inna-
morata dea, da bianca si facesse vermiglia. E per-
ciò simbolo di amore e di morte, essa fu sacra
si a À^enere, dea degli amori, come a Bacco,
nume che ebbe un dominio sul culto dei morti (Q.
Dall’Oriente trasportata in Grecia, la rosa fiorì
e dispiegò la sua lussureggiante bellezza sotto
ogni cielo. Quella di Saron, se pure può dirsi
una rosa, fu celebrata nella Cantica ; e nell’Ecclc-

(') Al dire di Filostrato, Bacco si presentò ad Arianna
coronato di rose.