DI UNA MANO VOTIVA IN BRONZO
IOI
ghiera verso il cielo, altre al contrario stringono
col pollice, l’indice e il medio un oggetto, che
può essere tanto una pina quanto un uovo. Con
tuttociò la maggior parte delle mani votive hanno
le prime tre dita interamente distese, laddove
le due ultime sono chiuse. Questo era d’ordi-
nario il gesto di un votante — ed oggi quello di
coloro che giurano, non che dei preti che bene-
dicono — e molti antichi monumenti ce lo per-
suadono a difetto di testimonianze scritte. Con
tal gesto pure si accompagnavano gli scambie-
voli saluti e i lieti augurii di bene e prosperità;
e gli oratori solevano farlo in sul principio e in
sulla fine delle loro orazioni salutando il popolo,
siccome si ricava da parecchi passi di autori.
È poi da notare che le mani votive riprodu-
cono quasi sempre le medesime figure e gli stessi
simbolici e speciali animali; figure e animali che
possono a ragione considerarsi come tanti amu-
leti, ed un serpente per lo più gira attorno al
polso raggiungendo col capo il dorso della mano.
Sicché, come più sopra significammo,le mani dette
votive si confondono facilmente con quelle de-
stinate a preservare dal fascino, denominate pan-
theae, e delle quali parlerò a suo luogo.
Intanto giova considerare la differenza che
esiste, tra le molte mani votive senza antibraccio
e le altre poche che ne sono fornite, le quali
ultime, a prima vista, si potrebbero credere pomi
di scettri, se a si fatta supposizione non contra-
IOI
ghiera verso il cielo, altre al contrario stringono
col pollice, l’indice e il medio un oggetto, che
può essere tanto una pina quanto un uovo. Con
tuttociò la maggior parte delle mani votive hanno
le prime tre dita interamente distese, laddove
le due ultime sono chiuse. Questo era d’ordi-
nario il gesto di un votante — ed oggi quello di
coloro che giurano, non che dei preti che bene-
dicono — e molti antichi monumenti ce lo per-
suadono a difetto di testimonianze scritte. Con
tal gesto pure si accompagnavano gli scambie-
voli saluti e i lieti augurii di bene e prosperità;
e gli oratori solevano farlo in sul principio e in
sulla fine delle loro orazioni salutando il popolo,
siccome si ricava da parecchi passi di autori.
È poi da notare che le mani votive riprodu-
cono quasi sempre le medesime figure e gli stessi
simbolici e speciali animali; figure e animali che
possono a ragione considerarsi come tanti amu-
leti, ed un serpente per lo più gira attorno al
polso raggiungendo col capo il dorso della mano.
Sicché, come più sopra significammo,le mani dette
votive si confondono facilmente con quelle de-
stinate a preservare dal fascino, denominate pan-
theae, e delle quali parlerò a suo luogo.
Intanto giova considerare la differenza che
esiste, tra le molte mani votive senza antibraccio
e le altre poche che ne sono fornite, le quali
ultime, a prima vista, si potrebbero credere pomi
di scettri, se a si fatta supposizione non contra-