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1^2 IL CULTO DELLE PIETRE
longobardo Liutprando promulgò nuove leggi;
ed i Concilii aggiunsero i loro anatemi ai divieti
particolari dei principi cristiani e dei missionari
della Fede.
11 Concilio di Arles, tenuto nell’ anno 442,
proscriveva formalmente non meno il culto degli
alberi e delle fontane, che quello delle pietre;
e consimili proibizioni furono rinnovate nel-
l’anno 567 dal Concilio di Tours e da altri ancora.
E diremo adesso succintamente dei tempi
moderni.
*
* *
In molti paesi di Europa esistono tuttora pietre
reputate maravigliose, le quali, reliquie dell’an-
tica religione celtica dei Druidi, la fantasia popo-
lare connette con leggende di fate e di negro-
manti. Di questo numero è la pietra che si vede
tra il comune di Pont-Leroy e quello di Thenay,
nota sotto il titolo di Pierre· de minuti, per la
ragione che, secondo una storiella del luogo, essa
gira tutti gli anni nella prima ora della notte di
Natale. E lo stesso si dica di alquante altre pietre
sparse qua e là, presso Carnac nel dipartimento
dei Morbihan in Francia, tenute da quei terraz-
zani per gli avanzi di un antico accampamento
di Cesare, intorno alle quali si vuole che danzino
la notte, al lume della luna, gnomi e folletti.
Guai al passeggierò che si attenti ad appressi-
 
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