2θ8 I LUDI SECOLARI
e Proserpina, i quali venivano con ferventi pre-
ghiere supplicati di allontanare i molti flagelli
che nuocono ai prodotti della terra ed afflig-
gono i miseri mortali. E per renderli propizi,
s’immolavano in loro onore bovi neri e vittime
di pelame scuro, bastine furvae, in un luogo del
Campo Marzio detto Tarentum o Terentum, dal
cui suolo si diceva che, a volte, si sprigionassero
fuochi istantanei.
Ma, anzitutto, stimo conveniente ricordare
con brevi parole la leggenda che vi si riferisce.
Questa adunque narrava, come un certo Vale-
sio, capostipite della gente Valeria, dopo che un
fulmine gli ebbe incendiato il bosco che si sten-
deva dinanzi alla sua casa, presso Eretum nella
Sabina, segno manifesto dell’ira de’ Numi, ve-
desse ad un tratto i suoi figli colpiti da fiera
pestilenza, contro la quale non valeva alcun ri-
medio, di modo che la loro morte sembrava inevi-
tabile. Onde \Talesio, a fine di scongiurare tale
sciagura, con ardentissimi preghi dimandava agli
Dei di voler accettare in cambio la vita sua e
quella della moglie e risparmiare i figliuoli; e
mentre cosi pregava, gli venne udita la voce del
Lare domestico che gl’ingiungeva di trasportare
i figli a Terentum ed ivi dar loro a bere l’acqua
del Tevere riscaldata, perchè solo in tal guisa
avrebbe potuto sottrarli all’imminente pericolo.
Si avvisò Valesio che l’ammonimento dell’invi-
sibile voce potesse alludere a Tarentum, l’odierna
e Proserpina, i quali venivano con ferventi pre-
ghiere supplicati di allontanare i molti flagelli
che nuocono ai prodotti della terra ed afflig-
gono i miseri mortali. E per renderli propizi,
s’immolavano in loro onore bovi neri e vittime
di pelame scuro, bastine furvae, in un luogo del
Campo Marzio detto Tarentum o Terentum, dal
cui suolo si diceva che, a volte, si sprigionassero
fuochi istantanei.
Ma, anzitutto, stimo conveniente ricordare
con brevi parole la leggenda che vi si riferisce.
Questa adunque narrava, come un certo Vale-
sio, capostipite della gente Valeria, dopo che un
fulmine gli ebbe incendiato il bosco che si sten-
deva dinanzi alla sua casa, presso Eretum nella
Sabina, segno manifesto dell’ira de’ Numi, ve-
desse ad un tratto i suoi figli colpiti da fiera
pestilenza, contro la quale non valeva alcun ri-
medio, di modo che la loro morte sembrava inevi-
tabile. Onde \Talesio, a fine di scongiurare tale
sciagura, con ardentissimi preghi dimandava agli
Dei di voler accettare in cambio la vita sua e
quella della moglie e risparmiare i figliuoli; e
mentre cosi pregava, gli venne udita la voce del
Lare domestico che gl’ingiungeva di trasportare
i figli a Terentum ed ivi dar loro a bere l’acqua
del Tevere riscaldata, perchè solo in tal guisa
avrebbe potuto sottrarli all’imminente pericolo.
Si avvisò Valesio che l’ammonimento dell’invi-
sibile voce potesse alludere a Tarentum, l’odierna