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I LUDI SECOLARI
La prima notte Augusto ed Agrippa, secondo
risulta dall’iscrizione, immolarono ad ognuna
delle Parche, invocandole sotto il loro nome
greco di Moerae, tre pecore e tre capre, il qual
sacrificio era stato espressamente comandato dal
Carme Sibillino (*)· La notte appresso si offri-
rono ad Ilithyia, denominazione greca di Lucina,
dea della fecondità e de’ nascimenti, varie sorta
di focacce, liba, popana e certi speciali pani dolci,
detti ptbois, composti di formaggio, miele e prez-
zemolo.
É poi da avvertire, come la nostra iscri-
zione formalmente prescriva che le divinità alle
quali si sacrificava nelle due prime notti sieno
invocate sotto il loro nome greco, e che pari-
mente, secondo il rito greco, acuivo ritu, si fac-
ciano i tradizionali sacrifici. La terza notte, final-
mente, fu consacrata alla Terra Mater, in onore
della quale s’immolò una troia gravida.
Poscia finiti i sacrifici, ebbero principio, forse
verso la metà della notte, gli spettacoli scenici
nel Campo Marzio, lungo le rive del Tevere,
su de’ palchi o tavolati posticci, specie di teatri
temporanei costruiti li per li in quella occasione,
spettacoli che si protrassero per tutto il tempo
che durò la festa.
Per ciò che riguarda le solennità diurne,
queste furono interamente rinnovate. In luogo
(T) Zosimo, II, 6.
I LUDI SECOLARI
La prima notte Augusto ed Agrippa, secondo
risulta dall’iscrizione, immolarono ad ognuna
delle Parche, invocandole sotto il loro nome
greco di Moerae, tre pecore e tre capre, il qual
sacrificio era stato espressamente comandato dal
Carme Sibillino (*)· La notte appresso si offri-
rono ad Ilithyia, denominazione greca di Lucina,
dea della fecondità e de’ nascimenti, varie sorta
di focacce, liba, popana e certi speciali pani dolci,
detti ptbois, composti di formaggio, miele e prez-
zemolo.
É poi da avvertire, come la nostra iscri-
zione formalmente prescriva che le divinità alle
quali si sacrificava nelle due prime notti sieno
invocate sotto il loro nome greco, e che pari-
mente, secondo il rito greco, acuivo ritu, si fac-
ciano i tradizionali sacrifici. La terza notte, final-
mente, fu consacrata alla Terra Mater, in onore
della quale s’immolò una troia gravida.
Poscia finiti i sacrifici, ebbero principio, forse
verso la metà della notte, gli spettacoli scenici
nel Campo Marzio, lungo le rive del Tevere,
su de’ palchi o tavolati posticci, specie di teatri
temporanei costruiti li per li in quella occasione,
spettacoli che si protrassero per tutto il tempo
che durò la festa.
Per ciò che riguarda le solennità diurne,
queste furono interamente rinnovate. In luogo
(T) Zosimo, II, 6.