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J2Ó

ANTICA EPIGRAFIA SPICCIOLA

Si fatte bizzarre iscrizioni, sovente accompa-
gnate da disegni ζ1), delle quali le mura di
Pompei ci somministrano una ricca serie, hanno
certamente un gran valore, attesoché rivelano
molti particolari della vita privata degli antichi,
che forse altrimenti non sapremmo, e non di
rado gittano anche qualche raggio di luce sulla
vita pubblica.
Dei graffiti, alcuni sono in corsivo, altri pre-
sentano un miscuglio della forma lapidaria con
la corsiva. Fatto sta che il costume di scrivere
sulle mura è molto antico, e venne più volte
menzionato dagli autori. Basti ricordare quel
luogo di Cicerone (2), ove egli dice che contro
Pipa, la celebre amica di Verre, i Siciliani scri-
vevano satire persino sul tribunale e sopra la
testa del pretore ; e la lettera di Plinio il gio-
vane (3) all’amico Romano, in cui descrivendogli
le incantevoli bellezze della fonte del Clitunno
e degli annessi bagni, soggiunge come quivi si
leggessero da per tutto innumerevoli iscrizioni,
in onore si della fonte e si del nume locale.

(τ) I graffiti figurati possono dividersi in sei partizioni,
secondo l’argomento che rappresentano : i° ritratti e carica-
ture; 2° soggetti di genere; 30 scene prese ai giuochi del
circo e dell’anfiteatro; 40 rappresentanze navali; 50 emblemi
e allegorie; 6° riproduzioni di opere d’arte.
(2) In Verr. Ili, 33.
(3) Epist. Vili, 8.
 
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