Latitìi e detto Vagire. La Dea Dauentia era fipra al patto -
re3cio e timore de i medefimi Dolinafu la Dea dellapotione 9
ciò e del loro bere : (fp Educa della efia3cioe del mangiare. Ha-
uendo dunque la terra riceuuto gli mortalifubito che fono natE
come amoreuole madre gli nodrifie anco poi3efiftenta3 e quan-
do allafine fono da tutti abbandonati 3ella gli raccoglie nell'am-
piofiuofino3 tg) infi medefimagltfirra: negli huominifìlame-
te3e gli altri animali 3ma tutte le altre cofi anchorapaiono haue
re uita quifi a noi dalla terralfiere da leifittenute 3nodrite 3 e
confiruate. Der le quali cofi à ragione ella fu détta Gran Ma-
dre 3e IMadre de i Deiparimente 3perche eranofiati 1 Dei de
gli antichi mortali, qf) erano uiuuti un tempo di quello 3che la
terra produce 3come ne uiuono tutti gli altri mortali. E fu que-
lla la medefima3che 0pe3 Cibele3 Hhea3 "Vefi a 3 Cerere3e delle
altre anchora dimofiratrici delle diuerfiuirtù della terra. Del
le quali efiorrogh nomi in difìgnando le imagini loro 3 fecondo
che mi tornerà bene3 e ne racconterò lefauole 3 od altro che fia3
fi uerranno àpropofito. Imperoche come i dipintori adornano
le loro tauole con tutti quelli ornamenti3 che fanno i maggior i3
accioche à riguardanti paiano più uaghe3 cofi ho cercato io di fa
re mentre che dfigno qnefie imagini con la penna. Per cicche
efiongo talhora alcuni nomi3 talhora interpreto qualchefauo-
la3e qualcuna ne racconto alle uolte fimplicemente3& alle uol-
te anchora tocco qualche hitt ori a .fecondoche mi pare piu con-
far fi à quello di che haurògià detto3 ò mi reéli da dire 3paren-
domi di douereffere à quitto modofi non ddetteuole à chi leg-
ge 3almcno non troppo noiofò3conciofia che lauaneta delle cefi
figlia le tiare gran parte di noia à lettori. Venendo dunque à di
r, . E b 2 re della
re3cio e timore de i medefimi Dolinafu la Dea dellapotione 9
ciò e del loro bere : (fp Educa della efia3cioe del mangiare. Ha-
uendo dunque la terra riceuuto gli mortalifubito che fono natE
come amoreuole madre gli nodrifie anco poi3efiftenta3 e quan-
do allafine fono da tutti abbandonati 3ella gli raccoglie nell'am-
piofiuofino3 tg) infi medefimagltfirra: negli huominifìlame-
te3e gli altri animali 3ma tutte le altre cofi anchorapaiono haue
re uita quifi a noi dalla terralfiere da leifittenute 3nodrite 3 e
confiruate. Der le quali cofi à ragione ella fu détta Gran Ma-
dre 3e IMadre de i Deiparimente 3perche eranofiati 1 Dei de
gli antichi mortali, qf) erano uiuuti un tempo di quello 3che la
terra produce 3come ne uiuono tutti gli altri mortali. E fu que-
lla la medefima3che 0pe3 Cibele3 Hhea3 "Vefi a 3 Cerere3e delle
altre anchora dimofiratrici delle diuerfiuirtù della terra. Del
le quali efiorrogh nomi in difìgnando le imagini loro 3 fecondo
che mi tornerà bene3 e ne racconterò lefauole 3 od altro che fia3
fi uerranno àpropofito. Imperoche come i dipintori adornano
le loro tauole con tutti quelli ornamenti3 che fanno i maggior i3
accioche à riguardanti paiano più uaghe3 cofi ho cercato io di fa
re mentre che dfigno qnefie imagini con la penna. Per cicche
efiongo talhora alcuni nomi3 talhora interpreto qualchefauo-
la3e qualcuna ne racconto alle uolte fimplicemente3& alle uol-
te anchora tocco qualche hitt ori a .fecondoche mi pare piu con-
far fi à quello di che haurògià detto3 ò mi reéli da dire 3paren-
domi di douereffere à quitto modofi non ddetteuole à chi leg-
ge 3almcno non troppo noiofò3conciofia che lauaneta delle cefi
figlia le tiare gran parte di noia à lettori. Venendo dunque à di
r, . E b 2 re della